A causa di operazioni su derivati che hanno mancato obiettivo
(ANSA) - PORDENONE, 07 OTT - Cimolai Spa, l'impresa di Pordenone specializzata nella realizzazione e installazione di grandi opere in acciaio in tutto il mondo, a causa di alcune operazioni in derivati, che hanno mancato l'obiettivo, avrebbe esposizioni con le banche di poco inferiori ai 400 milioni di euro. Un fattore che potrebbe creare ripercussioni sugli assetti aziendali. Lo riporta la stampa locale riprendendo indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg.
La strada dei derivati per gli anticipi sulle garanzie per la realizzazione delle grandi opere, strumenti finanziari necessari per imprese che lavorano molto all'estero e gestiscono flussi di incassi e pagamenti in divise estere, sarebbe stata scelta dal Cfo, con cui il rapporto si è appena interrotto.
Del dossier se ne sta ora occupando la banca d'affari Lazard.
Domenica scorsa la Cimolai ha anche perso il proprio fondatore, Armando, morto a 94 anni dopo una breve malattia.
Il colosso della meccanica pordenonese per ora non ha voluto rilasciare dichiarazioni rispetto al dossier evidenziato da Bloomberg. L'azienda conta circa mille dipendenti, che salgono a 3 mila con l'indotto. (ANSA).