Intanto è stato aperto in procura a Torino un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio per la morte di Azzurra Campari, la detenuta ventottenne che l'11 agosto si è tolta la vita nel carcere delle Vallette
"C'è sovraffollamento, le celle sono per una persona e siamo in due. Sono fatiscenti e degradate, non c'è l'acqua calda, e nonostante uno si impegni a pulirle, di notte spesso si viene svegliati da scarafaggi e altri insetti che ti camminano addosso". E' quanto racconta, a Sky TG24, un'ex detenuta del carcere Le Vallette di Torino, dove due donne sono morte venerdì scorso, una lasciatasi morire di fame e una suicida. "D'estate si sente ancora di più il caldo - prosegue - perché oltre alle sbarre, alle finestre ci sono delle reti metalliche che non permettono all'aria e alla luce di passare. Tutto questo, insieme alla sospensione delle attività d'estate, è molto difficile da superare per chi non è forte. Si ha la sensazione dell'asfissia ancora di più", ha detto.
Detenuta morta di fame e sete: ipotesi aritmia
Una morte inattesa per una aritmia maligna dovuta a uno squilibrio elettrolico dettato dalla carenza di acqua. E' questa la prima ipotesi negli ambienti medici del carcere delle Vallette, a Torino, per la morte di Susan John, detenuta 43enne deceduta lo scorso 11 agosto dopo avere smesso di bere e mangiare. Lo si è appreso da fonti qualificate. Sarà comunque l'autopsia a fare chiarezza. Dopo la morte, la donna (alta un metro e sessantasette centimetri) pesava 80 kg. Secondo quanto si è appreso, a scoprire che Susan John - portata alle Vallette il 22 luglio - non assumeva né cibo né acqua sono state le agenti di polizia penitenziaria in servizio nella sezione femminile. Il personale medico ha cominciato i controlli ma, a quanto si apprende, la donna rifiutava cure e assistenza. Il 4 agosto, dopo una caduta, era stata portata al pronto soccorso, da dove era stata dimessa in poche ore: i medici non avevavno riscontrato criticità e avevano certificato che la donna non voleva sottoporsi ad accertamenti.
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Aperto fascicolo per istigazione al suicidio
Intanto è stato aperto, in procura a Torino, un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio per la morte di Azzurra Campari, la detenuta ventottenne che sempre l'11 agosto si è tolta la vita nel carcere delle Vallette. La formulazione dell'ipotesi di reato è, al momento, solo un passo necessario per svolgere gli indispensabili accertamenti. A Palazzo di Giustizia i procedimenti sui decessi delle due detenute, Susan John e Azzurra Campari, restano separati. Una serie di documenti è stata chiesta dalla procura di Torino all'amministrazione del carcere, in merito al periodo in cui le donne sono state recluse nella struttura. Gli incarichi per le autopsie saranno affidati domani.