Torino, la band “P38-La Gang” indagata per istigazione a delinquere

Piemonte

I carabinieri e la polizia hanno eseguito perquisizioni nei confronti dei quattro componenti del gruppo: è stato sequestrato materiale informatico utile alle indagini

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I membri della band musicale 'P38-La Gang sono indagati a Torino per istigazione a delinquere. In mattinata la Digos della Questura di Torino e i Ros dei carabinieri, coadiuvati dagli uffici territoriali di Bologna, Bergamo e Nuoro, hanno dato esecuzione a 4 decreti di perquisizione nei confronti degli appartenenti alla band: è stato sequestrato materiale informatico utile alla prosecuzione delle indagini.

Le perquisizioni

Questa mattina gli appartamenti di 'Astore', classe 95 di Nuoro, di 'Papa Dimitri' 34enne di Bergamo, di 'Jimmy Pentothal' del 99, milanese, legato all'area antagonista meneghina e 'Yung Stalin', classe 93, siciliano trasferito a Bologna, i nomi d'arte di componenti del gruppi musicale, sono stati perquisiti per l'inchiesta che vede come titolari i pubblici Ministeri Enzo Bucarelli e Paolo Scafi. Due dei componenti hanno precedenti per travisamento invasione di edifici ed imbrattamento.

Un'immagine tratta da uno dei video della band

La musica della band

La band si esibiva sui palchi dei centri sociali e dei circoli Arci con i volti nascosti da passamontagna e bandiere delle Brigate Rosse (un vessillo è stato sequestrato durante le perquisizioni insieme ad altro materiale d'area), cantando brani esplici in riferimento al gruppo terrorista. La loro musica è una trap militante che si può ascoltare su varie piattaforme. 'Renault', l'auto in cui venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro il 9 maggio '78, 'Nuove BR', 'Giovane Stalin' e ' Ghiaccio Siberia' sono alcuni dei titoli delle canzoni. Uno dei loro album si intitolava 'Nuove Br': sulla copertina, appunto, l'immagine di una Renault 4 con dentro il cadavere di Aldo Moro. La figlia di Moro, Maria Fida e il figlio di un carabiniere vittima dalle Brigate Rosse, Bruno D'Alfonso, avevano presentato esposti contro la band. Secondo gli inquirenti i loro testi inneggiavano alla violenza alla contrapposizione radicale contro lo stato. 

L'intervista su YouTube: "Bisogna riportare alla ribalta la lotta armata"

"Bisogna riportare alla ribalta la lotta armata. Ci fosse la lotta armata, ci fosse la rivoluzione, domani io stesso sarei il primo ad andare in strada a chiedere di essere arruolato". Così i componenti della band P38-la gang parlavano in un'intervista pubblicata sui canali YouTube. "Quello che le Br volevano fare allo Stato noi lo vogliamo fare all'industria musicale" dichiaravano in altre interviste.

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