Piemonte, i dialetti insegnati a scuola: la proposta della Lega

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Un'idea che parte dal consigliere regionale del Carroccio Andrea Cane: "Vogliamo pensare all’origine dei nostri territori, della nostra cultura dando la possibilità ai giovani di preservare le proprie origini"

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Non solo le lingue straniere, ma anche i dialetti e le le ingue delle minoranze, presto, potrebbero essere insegnate nelle scuole del Piemonte. È stata infatti firmata una proposta di legge pronta ad arivare in aula per l'approvazione; a scuola oltre all'inglese, francese, spagono o tedesco, saranno dedicate ore anche all'apprendimento dei diversi dialetti e lingue locali. La proposta è in commissione cultura, successivamente passerà al vaglio dei membri delle università e degli enti locali che ne stabiliranno le linee guida.

"Preservare le origini"

Come riportato Il Fatto Quotidiano, l'idea nasce da Andrea Cane, consigliere regionale del Carroccio che ha dichiarato: "Vogliamo pensare all’origine dei nostri territori, della nostra cultura dando la possibilità ai giovani di preservare le proprie origini. Guardare alle tradizioni, al passato, a ciò che fa di noi quello che siamo è importante e necessario”. Ancora Cane: "I giovani stanno perdendo l’uso dell’idioma tradizionale. In Valle Soana, dove vivo, a scuola c’è l’insegnamento del dialetto. Da qui l’idea di estendere questa pratica in tutta la regione soprattutto nelle città più grandi dove sono sempre meno le persone che conoscono le lingue locali”.

"Una valorizzazione dei territori"

Anche l'assessore all'istruzione Elena Chiorino a Il Fatto Quotidiano si è detta favorevole all'iniziativa: “Si tratta di un’azione che va nell’ottica della valorizzazione dei territori ed è un processo culturale. Accanto a questa proposta, il mio assessorato, nei giorni scorsi ha presentato il potenziamento della nostra offerta formativa con la reintroduzione facoltativa del latino a scuola e il rafforzamento dello studio dell’italiano".

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