I due fanno parte di una banda di rapinatori professionisti venuta in trasferta il 24 novembre 2021 dalla Lituania per compiere la rapina
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Due persone sono state arrestate con l'accusa di aver compiuto insieme a due complici un colpo da 150mila euro in una gioielleria ad Arona, in provincia di Novara. Si tratta di una banda di rapinatori professionisti, individuata dai carabinieri, venuta in trasferta il 24 novembre 2021 dalla Lituania alla sponda piemontese del Lago Maggiore per fare la rapina. Non è escluso che il gruppo abbia colpito anche in altre nazioni.
La rapina
L'operazione internazionale è stata denominata "Bora" dal nome della vettura usata dai quattro per spostarsi in Europa e lasciare meno tracce possibili. La rapina è avvenuta ai danni di una gioielleria nel centro di Arona e - come hanno spiegato i Carabinieri di Novara - "si era caratterizzata per la particolare rapidità di esecuzione, 1 minuto e 28 secondi". I rapinatori erano entrati nella gioielleria con volto coperto da mascherina chirurgica. Mentre uno dei tre minacciava con una pistola i proprietari e la dipendente, gli altri due hanno rubato 18 orologi di valore, tra cui Rolex, IWC e Tudor e diversi preziosi in oro.
Le indagini
Secondo quanto emerso dalle immagini delle videocamere di sorveglianza, una volta usciti dal negozio i tre hanno consegnato la borsa, con il bottino e le armi, a un quarto uomo che li aspettava e che si è allontanato in sella a una bici nella direzione opposta rispetto alla via di fuga dei complici, rischiando anche di essere investito da un furgoncino. Durante le indagini, coordinate dalla Procura di Verbania, i carabinieri hanno appurato che la rapina aveva seguito un copione ormai collaudato. Due dei rapinatori di 21 e 31 anni, arrestati dalla Polizia lituana, sono stati estradati in Italia, gli altri due sono stati individuati. Le indagini potrebbero avere degli sviluppi nei prossimi giorni con anche l'identificazione di un probabile basista.
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