Asti, la finanza confisca beni per 670mila euro a commercialista

Piemonte
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Le indagini erano iniziate nel 2021 e avevano accertato che l'imputato, nel biennio 2019-2020, aveva acquisito per fini illeciti la carica di amministratore di vari soggetti economici

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La guardia di finanza di Asti ha confiscato beni per un valore di 670mila euro a P.G., 58 anni, noto commercialista del posto, condannato per indebita percezione di contributi a fondo perduto Covid e bancarotta fraudolenta. Si tratta del denaro presente su conti bancari, tre auto di lusso, cinque terreni ubicati nell'Astigiano e quote societarie.

Le indagini

Le indagini erano iniziate nel 2021 e avevano accertato che l'imputato, nel biennio 2019-2020, aveva acquisito per fini illeciti la carica di amministratore di vari soggetti economici. In particolare, nella carica di rappresentante legale di due società della provincia di Asti, al fine di conseguire indebitamente i contributi per il Covid-19, per un totale di circa 18mila euro, aveva tratto in inganno l'Agenzia delle entrate comunicando, per gli anni d'imposta 2019 e 2020, un volume d'affari fittizio, calcolato sulla base di fatture inesistenti. Nella carica di liquidatore di due società astigiane dichiarate fallite nel 2020 dal Tribunale di Asti, l'indagato aveva inoltre dissipato somme pari a quasi 650mila euro tramite prelievi in contanti dai conti correnti aziendali. Il Tribunale di Asti, a seguito di un patteggiamento, ha condannato l'astigiano a una pena detentiva di tre anni e sei mesi e disposto la confisca penale del denaro e beni già sottoposti a sequestro preventivo.

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