Riuscivano a impossessarsi dell'home banking di numerosi clienti della Banca di Asti tramite invio di sms di phishing per poi effettuare prelievi fraudolenti con tecnica cardless
La Squadra Mobile della questura di Asti, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica Distrettuale di Torino, ha individuato tre giovani gravemente indiziati di aver commesso diverse frodi informatiche. Secondo le accuse, riuscivano a impossessarsi dell'home banking di numerosi clienti della Banca di Asti tramite invio di sms di phishing per poi effettuare prelievi fraudolenti con tecnica cardless. In due sono stati sottoposti all'obbligo di dimora a Napoli mentre il terzo è indagato a piede libero. I fatti risalgono all'ottobre 2021.
La truffa
Secondo quanto ricostruito il gruppo, formato da tre ragazzi di circa 20 anni originari di Napoli, era il braccio operativo di una maxi organizzazione dedita a questo tipo di truffe su scala nazionale. La base gestionale aveva sede a Napoli, mentre i tre si recavano sul territorio astigiano per compiere i prelievi: quattro da dumila euro ciascuno, per un importo di 8mila euro. I reati contestati sono quelli di frode informatica, ricettazione in concorso e uso illecito di carte. Due di loro avevano precedenti.