È successo nel tardo pomeriggio di ieri in via Cravanera. Il ragazzo stava spostando della legna per la famiglia alla guida del mezzo che poi si è ribaltato. La salma e il veicolo sono stati posti sotto sequestro a disposizione della procura di Ivrea
Un ragazzo di 16 anni, Luca B., è morto mentre spostava della legna alla guida di un muletto, che si è ribaltato schiacciandolo. E' successo ieri sera a Nole in provincia di Torino, circa settemila abitanti nell'area metropolitana del capoluogo piemontese. Sul posto lo Spresal e il magistrato di turno, intervenuto per coordinare le indagini dei carabinieri della compagnia di Venaria Reale. Salma e mezzo sono stati posti sotto sequestro, a disposizione della procura di Ivrea (Torino), titolare dell'inchiesta sull'accaduto.
La vicenda
Secondo quanto riferito dai genitori, il giovane stava spostando la legna per la famiglia. L'incidente si è verificato nei pressi di un'azienda che si occupa di pallet, operativa in un capannone che risulta di proprietà della madre della vittima. L'allarme è stato lanciato intorno alle 18 in via Cravanera, nella periferia di Nole. Sul posto, con i militari dell'Arma e lo Spresal, sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per il ragazzo non c'era più niente da fare.
La dinamica
Secondo la ricostruzione dell'accaduto la vittima era ai comandi del muletto, con cui stava percorrendo la discesa che porta all'ingresso del capannone. Nei pressi di un cancello, ha svoltato per entrare nel cortile ma il muletto, forse toccando con le pale la strada, si è ribaltato, lo ha sbalzato dalla cabina e, adagiandosi su un fianco, lo ha schiacciato. Il muletto è risultato essere di una società che ha tra i soci la madre del ragazzo.
Aperto fascicolo per omicidio colposo
Sull'incidente la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento non ci sono indagati. Sono numerosi gli aspetti che la procura vuole chiarire in relazione all'accaduto. "Sono stati disposti e sono in corso tutti gli accertamenti necessari a determinare le cause e le modalità dell'infortunio mortale, peraltro avvenuto mediante l'impiego di un tipico strumento di lavoro - spiega Gabriella Viglione, procuratore capo di Ivrea - se e quali responsabilità colpose vi siano state, lo si potrà dire solo all'esito delle indagini". La procura eporediese fa sapere di "non aver mai rilasciato dichiarazioni secondo cui concorda con l'ipotesi di un incidente domestico". Da chiarire perché il 16enne era alla guida del mezzo, come quest'ultimo era custodito e se qualcuno avrebbe dovuto vigilare sul suo corretto utilizzo. La procura ha anche disposto l'autopsia sul corpo del ragazzo.