Torino, venne sfigurata dal marito nel 2011: Valentina Pitzalis riceve mano bionica

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Si tratta di Nexus, realizzata su progetto inglese e applicata per la prima volta in Italia. La mano si inserisce come un guanto, senza necessità di alcun intervento di chirurgia. "È una giornata fantastica. Se sono arrivata fino a qui è grazie a tutte le persone, e sono tante, che da dieci anni mi aiutano", ha commentato Pitzalis

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Sfigurata nel 2011 dal marito che le gettò addosso della benzina, Valentina Pitzalis ha ricevuto una mano bionica di nuova generazione, che le permette di muovere le dita e sollevare pesi. Si tratta di Nexus, realizzata su progetto inglese e applicata, per la prima volta in Italia, presso l'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, leader nazionale del settore protesi. "La tecnologia di Nexus segna un passaggio epocale rispetto alle protesi precedenti - ha spiegato il direttore dell'Officina, Roberto Ariagno - si applica facilmente, è personalizzata e si articola leggendo, tramite sensori, i movimenti muscolari dell'avambraccio". La mano si inserisce come un guanto, senza necessità di alcun intervento di chirurgia, e ha 14 posizioni rese possibili da un micropulsante azionato dal paziente. "È una protesi sofisticata che può cambiare la vita delle persone - ha aggiunto Elisa Mighetti, ingegnere biomedico - che però costa 40 mila euro a fronte dei 15 mila coperti dal servizio sanitario nazionale che speriamo presto cambi il tariffario per poter aiutare le persone che si trovano in queste situazioni di grande difficoltà".

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Le parole di Pitzalis

"Sono qui per dire a tutte le donne che con la forza e il coraggio ce la possiamo fare a cambiare il mondo e noi stesse, perché nulla del genere accada più a nessuna", ha dichiarato Pitzalis, da anni impegnata nelle scuole italiane per sensibilizzare i ragazzi sul tema della violenza sulle donne. "È una giornata fantastica - ha poi aggiunto ricevendo la protesi -. Se sono arrivata fino a qui è grazie a tutte le persone, e sono tante, che da dieci anni mi aiutano. È importante che le donne non siano mai lasciate sole. Se qualcuno mi avesse spiegato certe cose prima, forse non sarei mai arrivata a patire tutto questo”.

A presentare la nuova applicazione c'era anche Riccardo Perdomi, presidente dell'associazione Fare X Bene, che ha sempre accompagnato Valentina Pitzalis in questi 10 anni, nei quali è stata sottoposta a 32 interventi. L'acquisto della protesi per la giovane donna è stato reso possibile anche dal sostegno economico messo in campo dall'associazione Fare X Fare e dall'associazione Doppia Difesa. "Ma non tutte le persone che hanno bisogno di apparecchiature di questo tipo possono fare conto su sostegni come questi", conclude Alessio Ariagno, amministratore unico di Officina Ortopedica Maria Adelaide.

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