Torino, Telegram oscura chat no vax: ha violato termini servizio

Piemonte
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Nelle scorse settimane, la Procura di Torino aveva emesso un decreto di sequestro dopo che erano stati pubblicati indirizzi e numeri di telefono di Palazzo Chigi, del del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e altri politici e di noti virologi

"Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i Termini di Servizio di Telegram", questo è quanto si legge da questa notte se si tenta di accedere a 'Basta Dittatura', la Chat No Vax e No Green pass seguita da migliaia di persone in tutta Italia, che la utilizzavano anche per autoconvocarsi alle manifestazioni. Nelle scorse settimane, la Procura di Torino aveva emesso un decreto di sequestro dopo che erano stati pubblicati indirizzi e numeri di telefono di Palazzo Chigi, del del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e altri politici e di noti virologi. La stessa pm che indaga era finita nel mirino della chat. Sempre questa notte è stata oscurata anche la pagina "Basta Dittatura Chat", popolata da oltre settemila utenti. L'incitazione alla violenza configurerebbe la violazione dei termini di servizio della piattaforma fondata da Pavel Durov. (LA RICHIESTA DEL PM)

"Questo canale incitava alla violenza"

"Questo canale e la chat di gruppo hanno incitato alla violenza contro i medici che effettuano la vaccinazione. Hanno pubblicato dati privati ;;di medici specifici e ne hanno chiesto l'esecuzione. Incitare alla violenza è contro i Termini di servizio di Telegram", questo è quanto si legge nella chat di Telegram, a commento delle critiche di utenti italiani dopo la chiusura di 'Basta Dittatura', il canale no vax oscurato questa notte. "Abbiamo avvertito gli amministratori di questi canali prima di fermare la violazione, ma non hanno agito. Inoltre, è intervenuta anche la procura di Torino, città dove ho frequentato l'asilo e le elementari. Per quanto riguarda i flashmob, sono inutili", si legge ancora. Chi scrive aggiunge che "su qualsiasi altra app mobile tali canali sarebbero stati rimossi settimane fa senza preavviso. A differenza della maggior parte delle altre piattaforme, Telegram consente agli utenti di esprimere ragionevoli dubbi e preoccupazioni in merito alla vaccinazione obbligatoria. Ciò che non permetteremo mai, tuttavia, sono gli appelli pubblici alla violenza, che sono stati limitati su Telegram dal 2015".

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