Lo ha dichiarato il costituzionalista e presidente di Biennale Democrazia, presentata oggi al Teatro Carignano di Torino e in programma dal 6 al 10 ottobre: “La gente potrebbe pensare che si tratti di professori esperti di quella materia, invece non è così”
"I 300 professori che hanno firmato la lettera contro il Green pass, tra cui il professore Alessandro Barbero, non rappresentano l'università, ma loro stessi. Come cittadini. Come lo siamo tutti” (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA). È quanto ha dichiarato il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, presidente di Biennale Democrazia, presentata oggi al Teatro Carignano di Torino e in programma dal 6 al 10 ottobre.
Zagrebelsky: “Non sono professori esperti di quella materia”
Il presidente di Biennale Democrazia ha proseguito: “La gente potrebbe pensare che si tratti di professori esperti di quella materia, invece non è così, per esempio tra loro so esserci una professoressa di musica da camera. Bellissima cosa la musica da camera, ma cosa c'entra con la pandemia? Oggi è vero ci sono tanti costituzionalisti che dicono la loro sull'articolo 32, in fondo un po' lo siamo tutti in quanto cittadini. Ma questo non significa essere esperti no?". Ai giornalisti che gli chiedevano se secondo lui l'obbligo del Green pass possa avere ripercussioni sul vivere democratico, il giurista ha detto di non voler rispondere.
“Con Biennale ci interrogheremo su grandi cambiamenti nel Pianeta”
"Con la Biennale - ha aggiunto - ci interrogheremo sui grandi cambiamenti in atto nel Pianeta, un Pianeta diverso da come era quando 15 anni fa è nata la Biennale, sotto un profilo sociale, economico e anche sanitario. Qualche riflessione, piuttosto che risposte vere e proprie, potrà forse venire dalle nostre discussioni durante la stessa Biennale”.