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Vertice Tav a Torino, Lamorgese: "Reazione polizia a violenze corretta"

Piemonte

Al termine della riunione il ministro e il prefetto Lamberto Giannini incontreranno i due agenti feriti nei violenti scontri di due settimane fa in Val Susa, presso il cantiere di Chiomonte

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Nelle questioni di ordine pubblico legate ai cantieri per la realizzazione della Tav in Valle di Susa "le attività che stiamo portando avanti sono state corrette, con quella giusta moderazione e con quel senso di responsabilità che sono proprie delle forze di polizia nell'affrontare situazioni complicate". Lo ha detto oggi a Torino il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, dopo aver preso parte al Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il vertice si è tenuto questa mattina in Prefettura a Torino alla presenza del capo della polizia, prefetto Lamberto Giannini. Lamorgese e Giannini sono stati accolti dal prefetto del capoluogo piemontese, Claudio Palomba, e dal questure Giuseppe De Matteis.

Lamorgese: "Misure compensazione punto fondamentale"

Sulla questione del Tav "le misure di compensazione per i sindaci secondo me rappresentano un punto fondamentale", ha aggiunto Lamorgese. Il ministro ha annunciato che, in merito alle compensazioni, ha "assunto l'impegno a sentire l'amministrazione competente". 

Gli scontri

A seguire il ministro e il capo della polizia incontreranno i due agenti feriti nei violenti scontri di due settimane fa in Val Susa, presso il cantiere di Chiomonte. L'apertura di un secondo cantiere della Torino-Lione, quello per il nuovo autoporto di San Didero, ha riacceso le proteste del movimento che da anni si oppone alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. "Sono assolutamente inaccettabili episodi di gravissima violenza che mettono in pericolo l'incolumità degli operatori di polizia e che nulla hanno a che vedere con il diritto di manifestare liberamente", aveva affermato all'indomani degli scontri il ministro Lamorgese. Il ministro e il capo della Polizia hanno poi incontrato i due poliziotti feriti negli scontri e li hanno ringraziati per l'operato loro e dei loro colleghi.

In piazza Sì Tav e No Tav

Fuori dalla Prefettura è in corso un presidio No Tav con una cinquantina di persone, tra cui Nicoletta Dosio, nota come la 'pasionaria No Tav'. "Anche noi abbiamo diritto di esporre le nostre opinioni e di parlare con il ministro, invece le forze dell'ordine hanno blindato la piazza per impedirci di entrare", dice un portavoce del Movimento No Tav in piazza Castello. Le forze dell'ordine hanno transennato la piazza e tengono i manifestanti lontani dalla Prefettura, all'incrocio con via Pietro Micca. Tra i cartelli esposti ce n'è uno con la foto di Giovanna Saraceno, la No Tav rimasta ferita in occasione degli scontri dello scorso aprile in Val Susa.

In piazza anche una rappresentanza di Sì Tav guidata da Mino Giachino, che ha distribuito volantini su cui si legge: "La Tav è un'opera a favore del rilancio del lavoro, di Torino e del Paese. Si possono avere idee diverse, ma non si può bloccare un'opera voluta dall'Europa, dai governi italiani e così attesa dal mondo commerciale e dai tantissimi senza lavoro". "La violenza contro il cantiere e le forze dell'ordine è inaccettabile in uno Stato democratico - si legge nel volantino, che riproduce la grande piazza Sì Tav del novembre 2018 - Le leggi dello Stato valgono anche per i tribunali che dibattono sulla natura delle manifestazioni. Il voto popolare, i sondaggi e l'immagine di questa piazza dicono che la stragrande maggioranza del paese vuole le infrastrutture e non vuole la decrescita di Torino e del Paese. Con la realizzazione della Tav, spostando il traffico dalla strada alla rotaia, si ridurranno drasticamente l'inquinamento e gli incidenti stradali".

Unione Montana Val Susa: "Istanze territorio inascoltate"

"Le istanze del territorio, spesso inascoltate, finiscono per tramutarsi in forti sentimenti di insoddisfazione nei confronti dei governi che si succedono e verso lo Stato. Oggi, ancora una volta, in occasione della visita di un importante Ministro per un incontro che ha per oggetto le questioni Tav, le istituzioni locali non vengono coinvolte: questo non fa che aumentare le distanze tra lo Stato e il territorio su cui l'opera dovrebbe essere realizzata". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'Unione Montana Valle Susa, Pacifico Banchieri, in merito al presenza, in Prefettura a Torino, del ministro Luciana Lamorgese. "Nel condannare ogni forma di violenza, pensiamo non si possa però ridurre la questione ad un mero problema di ordine pubblico - aggiunge -. Da anni ormai, amministratori e territorio, attraverso un'apposita commissione tecnica, evidenziano diverse problematiche di tipo progettuale, nonché la mancanza di finanziamenti certi, che garantiscano la realizzazione dell'opera, e di valutazioni tecniche e ambientali aggiornate".