Gli attivisti hanno hanno tagliato le reti di protezione dell’area dei lavori e tentato di dare fuoco al gruppo elettrogeno che alimenta la torre faro. La Questura di Torino sta indagando per risalire agli autori del gesto
"Dieci, cento, mille sabotaggi. Le parole dividono l'azione unisce". Sono queste le parole che si leggono nella lettera, scritta a mano con un normografo, con cui il gruppo "Ribelli No Tav della Val Clarea" ha rivendicato il sabotaggio ai danni del cantiere della linea alta velocità Torino-Lione a Chiomonte, avvenuto la notte del 7 luglio. Stando a quanto si apprende da fonti investigative, durante l’azione gli antagonisti hanno tagliato le reti di protezione dell’area dei lavori e tentato di dare fuoco al gruppo elettrogeno che alimenta la torre faro. Tentativo, quest’ultimo, sventato dal pronto intervento delle forze dell'ordine, che hanno spento le fiamme. La Questura di Torino sta indagando per risalire agli autori del gesto.