Imu non pagata per 800mila euro in Val Susa, scoperti 160 evasori

Piemonte

Per non corrispondere l'imposta municipale unica hanno dichiarato di risiedere in località turistiche, nonostante soggiornassero abitualmente con la propria famiglia e lavorassero in altri comuni piemontesi, lombardi e liguri

Scoperta un'evasione Imu per quasi un milione di euro a danno dei comuni dell'alta Val di Susa. La Guardia di finanza di Torino, in collaborazione con gli uffici tributi di Bardonecchia, Oulx, Sauze d'Oulx, Cesana Torinese, Sauze di Cesana, Sestriere, Claviere e Pragelato, ha scoperto che 160 cittadini per non corrispondere l'imposta municipale unica hanno dichiarato di risiedere nelle località turistiche dell'alta Val di Susa, nonostante soggiornassero abitualmente con la propria famiglia e lavorassero in altri comuni piemontesi, lombardi e liguri.

Mancato versamento dell'Imu

È stato accertato l'omesso versamento dell'Imu e l'indebito beneficio dell'aliquota agevolata Iva, ovvero dell'imposta di registro, per un ammontare complessivo di oltre 800 mila euro, con gli enti locali che hanno già incassato oltre 550 mila euro, destinati a iniziative a favore di tutta la comunità, duramente colpita dalla pandemia da Covid-19. Il denaro versato nelle casse pubbliche potrà inoltre incentivare la realizzazione di opere socialmente utili e, allo stesso tempo, evitare un aumento delle aliquote Imu.

Le norme

La disciplina prevista in materia di tributi locali dà rilevanza alla convivenza familiare. Il contribuente che dichiara di dimorare abitualmente in una casa non ha diritto all'esenzione previstaai fini dell'Imu per l'abitazione principale se il nucleo familiare risiede effettivamente in un altro comune italiano, salvo prova della separazione coniugale. Ciò al fine di scongiurare che il trattamento fiscale agevolato sia fruito illegittimamente da entrambi i coniugi.

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