Milioni di api uccise in raid vandalico contro apicoltore nel Canavese

Piemonte

Le 70 arnie distrutte erano state appena trasferite dalla valle Maira per il periodo di fioritura dell'acacia. Per aiutare l'imprenditore è stata avviata una colletta di solidarietà online

Milioni di api sono morte durante un atto vandalico compiuto la sera dell'11 maggio a Candia Canavese ai danni di Mattia Landra, apicoltore di Prazzo (Cuneo) in valle Maira. Oltre alla morte delle api, la distruzione di 70 arnie ha causato l'azzeramento di un anno di produzione dell'azienda biologica. Le arnie erano state appena trasferite dalla valle Maira per il periodo di fioritura dell'acacia. Dopo essersi accorto dell'atto vandalico, il proprietario del terreno ha avvisato l'imprenditore che ha provveduto a denunciare il fatto ai carabinieri.

L'apicoltore: "È un gesto mirato"

"Non sono ragazzate, ma un gesto mirato - ha affermato Landra -, anche perché l'altra notte pioveva. In passato erano successi piccoli dispetti tra apicoltori, ma questa volta hanno proprio voluto infierire". Per aiutare l'apicoltore è stata avviata una colletta di solidarietà online sulla piattaforma gofundme tramite la quale sono stati raccolti tremila euro, ma l'obiettivo per far ripartire l'azienda è di arrivare a 15mila. Anche l'Uncem Piemonte ha espresso solidarietà al giovane imprenditore: "Fatto gravissimo. Indaghino le forze dell'ordine. Siamo vicini a Mattia, alla sua azienda agricola, alla famiglia".

Greenpeace: "In Lombardia strage di 10 milioni di api"

Oltre agli atti vandalici, a una settimana dalla Giornata mondiale delle api del 20 maggio Greenpeace denuncia come le api siano sempre più a rischio in Italia, in particolare in Lombardia, a causa dell'agricoltura intensiva. Spopolamenti sono avvenuti da fine marzo scorso, afferma Greenpeace, secondo cui le segnalazioni raccolte riguardano circa 600 alveari. Apilombardia, inoltre, stima che oltre 10 milioni di api non hanno fatto più ritorno ai loro alveari. Greenpeace punta il dito anche contro l'uso di pesticidi, durante la semina di mais concomitante allo spopolamento di api, auspicando "una radicale transizione per passare dalle attuali pratiche agricole industriali e intensive, verso un modello agroecologico".

 

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