Nell'impatto persero la vita le 31 persone a bordo, tra cui i gicoatori e lo staff del Grande Torino. "L'Italia del calcio si ritrovò a piangere una delle squadre più forti di tutti i tempi", afferma il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Oggi in città è stato riaperto, solo su prenotazione, il Museo Grande Torino
Ricorre oggi il 72esimo anniversario della tragedia di Superga. Era il 4 maggio del 1949 quando l’aereo che stava riportando a casa il Grande Torino dopo un'amichevole disputata a Lisbona contro il Benfica si schiantò sulla collina di Superga, causando la morte delle 31 persone a bordo (l’equipaggio, tre giornalisti sportivi, lo staff e tutti i giocatori). “Sono passati 72 anni ma il ricordo è sempre vivo”, si legge in una nota della Federcalcio, che ha voluto rendere omaggio alla squadra capitanata da Valentino Mazzola, capace di vincere 5 campionati di fila e una Coppa Italia. Per celebrare la ricorrenza, oggi in città è stato riaperto, solo su prenotazione, il Museo Grande Torino.
Il ricordo della Federcalcio
“L'Italia del calcio - afferma il presidente della Figc Gabriele Gravina- si ritrovò a piangere una delle squadre più forti di tutti i tempi, il Grande Torino, capace di vincere cinque scudetti consecutivi negli anni '40. I giocatori granata erano la colonna portante della Nazionale, campioni amati da milioni di tifosi italiani che anche attraverso il calcio cercavano di lenire le sofferenze patite a causa della Seconda Guerra Mondiale. Il Grande Torino - conclude il numero uno della Figc - è un simbolo di unità nazionale che non verrà mai dimenticato. Il dolore e le emozioni che suscita ancora oggi il ricordo della tragedia di Superga rappresentano un patrimonio di valori per tutto il calcio italiano”.
Cairo legge i nomi del Grande Torino
Il presidente del Torino, Urbano Cairo ha commemorato il Grande Torino leggendo i loro nomi davanti alla lapide sulla collina del capoluogo piemontese. Inisieme ai familiari delle vittime, c'erano anche il direttore generale del club granata Antonio Comi, il Chief Operation Officer Alberto Marile e il direttore sportivo Davide Vagnati. È la prima volta che a leggere i nomi di Mazzola e compagni è il presidente e non il capitano. "È una vera emozione, ogni parola è superflua - ha commentato Cairo -. È un giorno speciale, in cui bisogna riflettere, una giornata molto importante per tutti e soprattutto per i parenti delle vittime e dobbiamo cercare di essere sempre alla loro all'altezza perché hanno fatto qualcosa di speciale".