"Gli eventi della stagione autunnale hanno bisogno più che mai di condizioni chiare per permettere un'organizzazione ottimale, e vanno messi in sicurezza sin da subito", si legge in una nota
Il Salone Internazionale del Libro di Torino si associa all'appello lanciato dal Salone del Mobile di Milano per richiedere che nel Dpcm del 6 aprile venga fatta chiarezza in merito alla possibilità di far ripartire le fiere. Il Salone "ritiene che sia ormai necessario, compatibilmente con l'andamento dell'epidemia e garantendo sempre la massima tutela della salute pubblica, pianificare una ripartenza: gli eventi della stagione autunnale hanno bisogno più che mai di condizioni chiare per permettere un'organizzazione ottimale, e vanno messi in sicurezza sin da subito", si legge in una nota.
La nota
"Il gruppo di lavoro del Salone del Libro - spiega la nota - sta lavorando con impegno per poter presentare a Torino, dal 14 al 18 ottobre 2021, l'offerta editoriale italiana, tornando dunque a essere l'importante occasione di incontro e di scambio che la manifestazione rappresenta. Nel Dpcm attualmente in vigore non è consentita l'organizzazione di eventi fieristici neanche in zona bianca. Tuttavia, il Salone ritiene che sia ormai necessario, compatibilmente con l'andamento dell'epidemia e garantendo sempre la massima tutela della salute pubblica, pianificare una ripartenza: gli eventi della stagione autunnale hanno bisogno più che mai di condizioni chiare per permettere un'organizzazione ottimale, e vanno messi in sicurezza sin da subito. Per queste ragioni, il Salone Internazionale del Libro si schiera a fianco del Salone del Mobile di Milano in questo appello alle autorità competenti".
Il Salone del Mobile: "Aspettiamo certezze dal governo"
Ieri Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, dopo aver incontrato il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Attilio Fontana ha fatto sapere di aver chiesto "al sindaco e al governatore il supporto necessario per fare di Milano, a settembre, con il Salone, il motore della ripartenza. Ma aspettiamo certezze dal Governo". "Solo se nel DPCM del 6 aprile ci sarà il via libera alle fiere - ha sottolineato - potremo confermare il nostro lavoro. Sono essenziali per noi la data certa di ripartenza delle manifestazioni fieristiche nel prossimo DPCM, ma anche una definizione del Piano Vaccini e le tempistiche reali per il raggiungimento di un numero di vaccinati che permetta all'Italia di essere considerato un Paese sicuro per accogliere i visitatori esteri". Inoltre, per Luti, "sarà importante avere rassicurazioni dal Governo in merito a un Passaporto sanitario o "digital green pass" che dovrà avere rilevanza nella titolarità di accesso alla fiera. Infine, dovremo avere garanzie sulla tempistica prevista dai principali vettori per la ripresa con continuità dei voli internazionali".