L’autopsia sul prof di Biella: morto per infarto, nessuna correlazione con il vaccino

Piemonte
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Dall’esame sul corpo del 57enne deceduto a diciassette ore dalla prima dose del vaccino AstraZeneca non sarebbe emerso nessun segno che permetta di collegare la morte alla somministrazione del farmaco

Un problema cardiaco improvviso: sembrerebbe questa la causa della morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto 57enne deceduto domenica a diciassette ore dalla prima dose del vaccino AstraZeneca. Durante l'autopsia, secondo le prime informazioni, non sarebbe emerso nessun segno che permetta di collegare la morte alla vaccinazione. "Finalmente potremo pensare a dare una sepoltura a mio figlio, da domenica non lo abbiamo più visto”, le prime parole del padre.

Il commento del legale della famiglia

Intanto, predica prudenza l'avvocato Massimo Pozzo, legale della famiglia Tognatti: ”Notizie ufficiali, al momento, non ce ne sono. Non sappiamo nulla e il consulente si è riservato di depositare la sua relazione nei sessanta giorni previsti. Solo allora potremmo capire cosa è davvero accaduto. La signora Riussi (vedova Tognatti, ndr) crede nella scienza e nella medicina - osserva il legale - ed è convinta che gli accertamenti chiariranno le cause del decesso del marito. Il consulente tecnico è stato nominato nell'interesse della famiglia, allo scopo di contribuire alla chiarezza di questa terribile vicenda, in un'ottica di piena collaborazione”.

Il medico legale: "Attendere l'esito degli esami"

Invita alla cautela anche il medico legale Roberto Testi, che ha effettuato l'autopsia. "Bisogna aspettare l'esito degli esami istologici e degli esami di laboratorio sul sangue. Non c'è nulla di certo", precisa all'ANSA il medico e presidente del Comitato tecnico-scientifico dell'Unità di crisi della Regione Piemonte per l'emergenza Coronavirus.

Sulla stessa linea anche la Procura di Biella: ”La complessità dell'incarico conferito, unitamente al necessario espletamento di accertamenti specialistici che richiedono particolari tempistiche, tecniche e procedimentali, devono - si legge in una nota - essere imprescindibilmente rispettate, al fine di ottenere riscontri oggettivi ed incontrovertibili”. La Procura precisa che "allo stato non è pervenuta ancora alcuna risposta ufficiale, né ufficiosa, al quesito formulato", ovvero se ci sia una correlazione tra il decesso e il vaccino AstraZeneca.

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