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Covid in Piemonte, l'assessore Icardi: "Rischio concreto zona rossa"

Piemonte

"E' molto probabile" che da lunedì prossimo il Piemonte entri in zona rossa, afferma l'assessore regionale alla Sanità in un'intervista

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"E' molto probabile" che da lunedì prossimo il Piemonte entri in zona rossa. Ad affermarlo, in un'intervista a Radio Veronica One, l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. "Il rischio zona rossa - dice - è piuttosto concreto. Ci avviciniamo ai 250 positivi ogni 100 mila abitanti, che è la soglia che fa scattare la zona rossa. Questa contagiosità molto elevata della variante inglese sta facendo aumentare in modo molto significativo i contagi" sottolinea Icardi anticipando che "domani sera avremo tutti i dati e mercoledì mattina potremo già dare una proiezione, ma è probabile". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

"Dobbiamo evitare di tornare ai 5mila ricoveri come in passato"

"Siamo a circa 2 mila ricoverati e 200 in terapia intensiva - ha ricordato l'assessore Icardi - e proprio le misure più restrittive servono a ridurre i contagi e ad evitare di arrivare di nuovo agli oltre 5 mila ricoveri che abbiamo avuto in passato. L'unica cosa da fare è stringere e adottare misure più rigorose per evitare i contagi, tenendo conto che questa è una variante molto più contagiosa", ha spiegato Icardi riferendosi alla variante inglese.

Sul tema vaccini "ad oggi -ha continuato Icardi - abbiamo 136 hot spot già aperti in tutta la regione, ne apriremo sicuramente un altro a Torino e faremo anche degli hot spot mobili nei vari comuni, nelle valli, proprio per dare maggiore possibilità e capillarità alla vaccinazione. Al momento - ha aggiunto - siamo la terza regione come numero di vaccinazioni in Italia". Il problema vero della campagna vaccinale resta "l'approvvigionamento di dosi. Se ce ne danno di più - ha concluso Icardi - ne facciamo di più, utilizzando anche quella grande forza che abbiamo a disposizione che sono i medici di medicina generale". 

"Scuola? Con Dpcm chiusure sono automatiche"

"A me dispiace per i ragazzi, ma è un automatismo quello che è scattato per la chiusura delle scuole", ha detto Icardi commentando la chiusura delle scuole, scattata in molti comuni per tutti gli ordini e gradi, e la protesta dei ragazzi che oggi sono tornati a fare lezione in piazza. "Il presidente le ha chiuse - ribadisce - sulla base dei numeri che fanno scattare automaticamente lo stop. Non è stata una scelta della Regione, ma un meccanismo che si è attuato. Sono state fatte delle valutazioni e in alcune zone è stato abbondantemente superato il limite dei 250 contagi per 100 mila abitanti". 

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