I tre macellai sono accusati di "adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari" e "vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine"
Solfiti nella salsiccia di Bra, nel Cuneese. Parla di questo l'inchiesta dei carabinieri del Nas, coordinata dalla procura di Asti, che ha arrestato i titolari di tre macellerie. Nonostante le denunce e il divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale, già disposta ad agosto, i tre macellai - ora ia domiciliari - hanno continuato a utilizzare la sostanza, vietata dalla legge. Una eccessiva concentrazione può dare reazioni allergiche o di intolleranza.
Le accuse
I tre macellai sono accusati di "adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari" e "vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine". Le indagini erano state avviate a fine 2019 quando i Nas, all'esito di analisi di laboratorio, hanno rinvenuto la significativa presenza della sostanza vietata nei campioni di carne trita destinata alla produzione della salsiccia di Bra, prelevati presso alcune macellerie locali. Nonostante le denunce a piede libero, e l'applicazione della misura di divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale, già disposta nell'agosto scorso dal Tribunale di Asti, l'ulteriore attività di prelevamento dei campioni eseguita dai carabinieri ha permesso di accertare la reiterazione dei reati da parte dei tre destinatari della misura cautelare.