I giudici hanno accolto in pieno la richiesta dei pm di condannare al carcere a vita l'imputato, un pensionato finito a processo con l'accusa di omicidio volontario e rapina. Il delitto fu commesso il 4 settembre 2018 nella bottega in cui la vittima, un uomo di 57 anni, riparava biciclette
La Corte d'Assise di Novara ha condannato all'ergastolo G. P., pensionato di 72 anni accusato dell'omicidio di un artigiano di 57 anni, ucciso il 4 settembre 2018 nella sua bottega di via Walter Manzone a Vercelli. I giudici hanno accolto in pieno la richiesta dei pm Davide Pretti e Rosamaria Iera di condannare al carcere a vita il 72enne, finito a processo con l'accusa di omicidio volontario e rapina.
La versione dell’accusa
I due si conoscevano e, secondo i pm, il pensionato era sul luogo del delitto nell'ora in cui è stato commesso, oltre al fatto che nelle intercettazioni ambientali tra l’imputato e il figlio ci sono riferimenti al movente dei soldi e ad una lite con la vittima. La difesa, composta dagli avvocati Francesca Orrù e Maria Grazia Ennas, aveva chiesto l'assoluzione. "Aspetteremo di conoscere le motivazioni - dichiara Ennas - ma annunciamo già da adesso che presenteremo appello".
Il delitto
L'omicidio era avvenuto nella bottega in cui la vittima riparava biciclette. Sul suo corpo erano state trovate dodici coltellate. La procura di Vercelli aveva indagato anche il figlio del pensionato, successivamente prosciolto con rito abbreviato. I legali della famiglia dell’artigiano ucciso, gli avvocati Antonella e Alberto Pivetta, avevano chiesto e hanno ottenuto un risarcimento danni da 150.000 euro per ciascun genitore.