Il governatore ha firmato un’ordinanza che conferma la Dad per la seconda e terza media fino al 23 dicembre: “Con l’Ufficio scolastico regionale da lunedì lavoreremo per rimodulare il calendario scolastico dell’anno in corso e recuperare dalla primavera, cessata l’emergenza, i giorni persi”
Il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha firmato l’ordinanza che conferma la Dad per la seconda e terza media fino al 23 dicembre (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE DEL CONTAGIO). Nel merito, ha annunciato: "Mi sono già confrontato con il direttore dell'Ufficio scolastico regionale e già da lunedì lavoreremo insieme per rimodulare il calendario scolastico dell'anno in corso e recuperare dalla primavera, cessata l'emergenza, i giorni in presenza che sono stati persi. Riportare a scuola tutti gli studenti del Piemonte è una assoluta priorità. Per cui voglio rassicurare chi giustamente è preoccupato che i nostri figli possano essere penalizzati da una scuola vissuta a distanza".
Cirio: “Riaprire la scuola è la priorità”
"Dobbiamo avere buonsenso ed essere prudenti per non vanificare tutto il sacrificio fatto finora" prosegue Cirio, che parla di "una scelta dolorosa, ma necessaria”. Ha poi aggiunto: “Riaprire la scuola non è una priorità: è la priorità. Proprio per questo è fondamentale farlo in sicurezza, per non rischiare di dover richiudere fra un mese".
“Predisposto piano trasporti, da adottare a livello nazionale”
Il presidente ribadisce che "il Piemonte ha predisposto un piano sui trasporti e gli orari che credo sarebbe opportuno adottare a livello nazionale, se veramente si vuole garantire la scuola in presenza. Perché ripartire senza cambiare le condizioni dei trasporti scolastici e senza scaglionare gli orari di ingresso a scuola, in modo da consentire più turni dei mezzi pubblici che viaggiano al 50 per cento, significa esporre al rischio molto concreto di un nuovo stop fra un mese, che sarebbe ancora più deleterio a ridosso degli esami di terza media e di maturità. Senza considerare l'impatto in prossimità delle feste".
“Fino a Epifania 15 giorni di rischio contagio per ragazzi”
Cirio ricorda anche che "ci sono circa 15 giorni di scuola effettivi da qui all'Epifania. Due settimane in cui i ragazzi rischiano concretamente di tornare a contagiarsi nel pre e post scuola, portando poi il virus in famiglia proprio nel momento in cui si trascorrono giornate di festa con i propri parenti, a cominciare dai nonni".
Task force esperti Piemonte: "Scelta Dad per medie prudenziale"
"Per la ripresa dell'attività didattica, si ritiene che possa essere ragionevole ipotizzare che il mantenimento delle didattica a distanza anche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado possa considerarsi una scelta prudenziale". Questa la posizione della task force di epidemiologi ed esperti della Regione Piemonte a corroborare la decisione del presidente Alberto Cirio sul prolungamento del divieto di didattica in presenza per gli ultimi due anni delle medie. Una scelta prudenziale, spiegano, "secondo un principio di precauzione, in considerazione di un possibile maggiore rischio epidemiologico relativo alle prossime festività natalizie, considerato anche il contributo significativo che tale misura ha dato nell'inversione di tendenza del trend epidemico e alla luce dell'attuale base di rischio di infezione". Gli esperti della task force precisano anche che "tali misure prudenziali e precauzionali, in particolari quelle relative alla scuola secondaria di primo grado, sono da considerarsi come necessarie al fine di salvaguardare il comune obiettivo di un ritorno in presenza a scuola a partire dal prossimo mese di gennaio".
Il report
Dal 26 ottobre, data di inizio della didattica a distanza alle superiori, al 22 novembre, settimana del Report che ha portato il Piemonte in zona arancione, i casi di positività fra gli 11 e i 13 anni e fra i 14 e i 18 "si sono dimezzati", passando da 483 a 218 (ogni 100 mila) per le medie e da 570 a 297 per le superiori. È sulla base di questi dati che Cirio, corroborato anche dalla task force regionale di epidemiologi ed esperti, ha deciso di prolungare la Dad soprattutto in vista delle feste natalizie. Dalla Regione ricordano che "dall'apertura dell'anno scolastico il contagio in età scolare ha avuto un rapido incremento che ha toccato il picco a fine ottobre, con una crescita che è stata esponenziale in particolare dagli 11 ai 18 anni e più graduale e contenuta fino ai 10 anni. Dall'introduzione della didattica a distanza - rilevano ancora da piazza Castello - la curva ha invertito la tendenza, evidenziando l'inizio di una fase in discesa". In flessione, seppur in forma meno consistente, anche il contagio nelle altre fasce di età, "sia come conseguenza indiretta della Dad, con riduzione del rischio di contagio importato dai fratelli maggiori, sia come effetto delle generali misure di contenimento e dell'introduzione della zona rossa". In fascia 6-10 anni si è passati da 243 a 153 casi (su 100 mila), nella 0-2 da 149 a 98 e nella 3-5 da 107 a 103.