Smog, blocco del traffico a Torino: da domani stop ai diesel Euro 5

Piemonte

Dalle 8 alle 19 alle limitazioni permanenti per il trasporto persone si aggiungono i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e sui benzina fino a Euro 1. Per il trasporto merci in vigore il divieto di circolazione dei diesel con omologazione Euro 3 e Euro 4, dalle 8 alle 19. Escluso chi è impegnato nella gestione dell'emergenza Covid-19

Stop ai veicoli diesel fino agli Euro 5 da domani e fino a giovedì 19 novembre a Torino, dove è scattato il livello arancione per le norme antinquinamento. Nel capoluogo piemontese la concentrazione delle polveri sottili nell'aria ha superato i 50 microgrammi al metro cubo per più di quattro giorni consecutivi. Le misure scattano per la prima volta, quest'anno, dall'entrata in vigore, ai primi di ottobre, dei provvedimenti per il miglioramento della qualità dell'aria previsti dall'accordo di bacino padano del 2017.

Il blocco delle auto

Da domani, dalle 8 alle 19, alle limitazioni permanenti per il trasporto persone si aggiungono i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e sui benzina fino a Euro 1. Per il trasporto merci divieto di circolazione dei veicoli diesel con omologazione Euro 3 e Euro 4, dalle 8 alle 19. Il prossimo rilevamento dell'Arpa è previsto per giovedì e in base ai dati verrà deciso se confermare o revocare il provvedimento. Il blocco interesserà Torino e altri 18 comuni della provincia.

Esenti tutte le categorie impegnate nell'emergenza Covid-19

Dal blocco dei veicoli sono esentate tutte le categorie coinvolte dall'epidemia in corso, ha precisato in una nota Città Metropolitana. "Le ordinanze di limitazione del traffico veicolare - spiega il comunicato - prevedono una serie di esenzioni tali da garantire la mobilità al personale sanitario e dell'assistenza che è impegnato nella gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19". Esenti, dunque, "medici, infermieri, operatori socio-sanitari, operatori assistenziali, compresi i volontari che operano per enti o associazioni che erogano servizi di assistenza, ma anche i pazienti e i loro accompagnatori che si recano presso strutture sanitarie per terapie, interventi o esami diagnostici". Le deroghe riguardano inoltre i mezzi dei servizi di soccorso, i veicoli utilizzati per il rifornimento di medicinali e per il trasporto di pasti, i veicoli di incaricati dei servizi di pompe funebri e quelli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie funebri.

Marnati: “Ulteriore disagio in una situazione già difficile”

Lo stop è "un ulteriore disagio in una situazione già difficile ed emergenziale", ha affermato l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, che insieme ai colleghi delle altre tre regioni dell'accordo di Bacino Padano sollecita da un mese un incontro col ministro Costa". Al momento però, dice, "non è ancora stata fissata la data per trovare una soluzione alla situazione". "In un periodo di lockdown e con i trasporti al 50% una misura di questo tipo non solo è assurda, ma rischia di generare nuovamente un sovraccarico del trasporto pubblico, che è uno degli ambiti più a rischio di generare contagio - sostiene Marnati - Perché è ovvio che non potendo usare la macchina per andare a lavorare, i cittadini soprattutto nelle grandi città si riverseranno sui mezzi pubblici. Si crea ulteriore disagio in una situazione già difficile ed emergenziale". "Il fatto che in un momento in cui il traffico si è ridotto il valore del Pm10, a causa dell'assenza di precipitazioni e di vento, anziché diminuire, cresce - conclude l'assessore piemontese - è la dimostrazione concreta come ho sempre dichiarato che il traffico incide veramente poco e lo vogliamo dimostrare scientificamente. Ma da sola la Regione Piemonte non può derogare".

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