Coronavirus, a Torino sequestrate 900 mila mascherine non conformi

Piemonte

Un uomo di 60 anni, imprenditore, è stato denunciato per il reato di frode in commercio

La guardia di finanza di Torino ha sequestrato oltre 900 mila mascherine non conformi. I dispositivi di protezione individuale era stati importati dalla Cina come mascherine chirurgiche, e poi declassate dall'Ufficio delle Dogane di Torino come dispositivi generici. L'importatore si era impegnato a coprire la marchiatura CE con la dicitura "indicazioni, istruzioni ed etichettature che ne riservino l'uso alla popolazione generica su base di scelta volontaria e responsabile". La prescrizione però era stata rispettata solo in parte. (CORONAVIRUS: LA DIRETTA - LO SPECIALE)

Le indagini

Le indagini sono partite da Orbassano (Torino), nel negozio di una società dell'hinterland torinese gestito da un imprenditore 60enne di origini cinesi. Le perquisizioni poi si sono estese a tutti i locali della società dove i militari hanno rinvenuto altre mascherine non conformi. Il 60enne, amministratore della società, è stato denunciato per il reato di frode in commercio.

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