Costringevano una ragazza a prostituirsi: tre arresti nel Cuneese

Piemonte
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Un 31enne e una 25enne, genitori di due bambini, obbligavano una 23enne al fine di farsi pagare vitto e alloggio, pari a mille euro al mese. I carabinieri hanno arrestato moglie, marito e una terza persona: due sono finiti in carcere, la donna è ai domiciliari

La costringevano a prostituirsi per pagare vitto e alloggio, ovvero mille euro al mese. A tenere in scacco una 23enne di origini romene erano due suoi connazionali, un uomo di 31 e una donna di 25, genitori di due bambini, residenti a Montà (in provincia di Cuneo), arrestati dai carabinieri di Moncalieri e Carmagnola insieme a un terzo soggetto (su disposizione del gip del tribunale di Asti e del sostituto procuratore Davide Lucignani). Due uomini sono finiti in carcere ad Asti, mentre per la donna sono stati disposti i domiciliari, per consentirle di accudire i propri figli.

La vicenda

La coppia, dall'agosto 2019 si era organizzata per sfruttare la ragazza, che ogni giorno veniva accompagnata e costretta a "lavorare" dall'uomo sulla statale che da Poirino porta a Carmagnola (in provincia di Torino). Lo sfruttatore, parcheggiato nelle vicinanze, veniva avvisato via cellulare dalla 23enne dell'arrivo dei clienti, mentre la moglie, a fine giornata, teneva la contabilità. A rovinare i loro piani è stato un cliente, che ha accolto le richieste di aiuto della ragazza ospitandola lo scorso febbraio nella sua casa a Carmagnola. Dopo alcuni giorni, l'uomo è stato rintracciato dalla coppia, che si è presentata con un altro loro connazionale ed è stato rapinato di 300 euro, risarcimento dei guadagni persi. La vittima dell'estorsione ha raccontato quanto avvenuto ai carabinieri, tralasciando in un primo momento il movente. Durante le indagini, i militari hanno scoperto cosa si nascondeva dietro la rapina e che il salvatore della ragazza doveva dare altro denaro agli sfruttatori.

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