La banda contattava parrocchie, asili nido, scuole e fondazioni per informarli che era stato loro destinato un contributo, comunale o regionale, erogato in somma maggiore a quella spettante, e chiedevano loro di versare la differenza degli importi su carte poste pay riconducibili agli stessi indagati. Oltre agli arresti, per altre sei persone è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Nove misure cautelari, tre in carcere e sei con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sono state eseguite dai carabinieri di Torino nei confronti di altrettante persone ritenute i componenti di una presunta organizzazione criminale finalizzata alle truffe, anche in danno di persone a minorata difesa. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate. Le indagini dei carabinieri, iniziate nel maggio 2019, hanno permesso di accertare 41 presunti raggiri, per un guadagno ritenuto illecito di oltre 110mila euro.
La truffa
Secondo quanto ricostruito dai militari, la banda contattava parrocchie, asili nido, scuole e fondazioni in tutta Italia per informarli che era stato loro destinato un contributo, comunale o regionale, erogato in somma maggiore a quella spettante, e chiedevano loro di versare la differenza degli importi su carte poste pay riconducibili agli stessi indagati. Cifre dai 500 ai 22.850 euro. Per evitare multe o l'abolizione dei benefici, in realtà inesistenti, le vittime versavano la somma, senza poi ottenere il contributo promesso. I carabinieri hanno anche individuato diversi prestanome intestatari di carte prepagate, persone che erano poi ricompensate dai truffatori in percentuale rispetto a quanto incassato. Della rete criminale, secondo le indagini, facevano parte anche promoter e call center che avevano il compito di selezionare le vittime e contattarle in tutta Italia.
Tra le vittime asili, parrocchie e fondazioni in tutta Italia
Da Varese a Palermo, passando per Reggio Calabria e Ancona, la banda ha sottratto migliaia di euro ad asili, parrocchie e fondazioni di tutta Italia. Tra le vittime compaiono l'istituto salesiano di Avigliana 'Madonna dei Laghi', truffato per la cifra record di 22.850 euro, e la 'Lega del filo d'oro' di Osimo (Ancona), che si occupa di bambini sordociechi, per 2.790 euro. In Piemonte sono stati truffati anche un istituto religioso astigiano, per 3.020 euro, e il 'Sacro Cuore' di Vercelli, per un valore di 1.600 euro, oltre a esserci stata una richiesta, quindi una tentata truffa, a Giaveno (Torino) ai danni dell'istituto scolastico 'Gonin'. I bonifici effettuati dagli enti, ignari di avere a che fare con i truffatori, sono avvenuti tra marzo e novembre 2019. Tra le organizzazioni che hanno effettuato bonifici per valori particolarmente elevati figurano anche la Parrocchia 'San Lorenzo' di Pordenone, convinta a versare 17.760 euro, e la parrocchia di Udine 'San Pio X', che ne ha versati 13.992.