Tav, chiodi in autostrada: forate gomme dei mezzi di polizia

Piemonte
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L’agguato è avvenuto la scorsa notte in Val di Susa, all’interno della galleria Cels, sulla A32. Il questore di Torino: "Fatto grave, sono in corso gli accertamenti della Digos per individuare i responsabili e assicurarli alla giustizia"

Un agguato è avvenuto la scorsa notte al cantiere Tav di Chiomonte, in Val di Susa, nei confronti della colonna dei mezzi del Reparto Mobile della polizia di Stato. All'interno della galleria Cels, sull'autostrada A32, dei chiodi a tre punte hanno forato le gomme degli automezzi. Lo denuncia il Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), secondo cui "poteva finire in una vera e propria tragedia". Il sindacato ha aggiunto: "Fortunatamente la fermezza degli autisti degli automezzi in colonna ha consentito di evitare il peggio per tutti".

Questore Torino: "Fatto grave"

L'agguato è un "fatto grave". Lo afferma all'ANSA il questore di Torino, Giuseppe De Matteis; "Sono in corso accertamenti della Digos per individuare i responsabili e assicurarli alla giustizia". 

Siulp Torino: "Agire contro questi malavitosi"

Per il segretario generale del Siulp di Torino, Eugenio Bravo, occorre "agire nei confronti di questi malavitosi che, intrisi di ideologie violente e antistato, stanno elevando pericolosamente il livello dello scontro. L'unica risposta che uno Stato di diritto che salvaguarda la propria autorità e la propria volontà politica, non può che essere tolleranza zero". Bravo aggiunge: "Non è più possibile sperare in atti di responsabilità da parte di chi per decenni ha costretto le forze dell'ordine e l'Autorità dello Stato a continui e pressanti servizi di contenimento, prevenzione e repressione, per garantire la costruzione della Tav che, piaccia o non piaccia, è stata voluta dal potere legislativo che rappresenta i cittadini e la loro sovranità". Per questo motivo, secondo il segretario generale del Siulp Torino, "qualunque ulteriore tentennamento da parte delle Autorità, non potrà che essere considerato un'ulteriore debolezza da questi facinorosi che, si spera, si possano presto individuare e rinchiudere nelle patrie galere". Chiede, infine, che "gli uomini delle forze dell'ordine siano messi in condizione di sicurezza e possano svolgere il loro lavoro attraverso misure che prevengano il più possibile l'esposizione a rischi personali".

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Assessore regionale Sicurezza: "Mi auguro che responsabili paghino"

"Esprimo la mia solidarietà e quella della Regione Piemonte agli agenti della Polizia di Stato che questa notte sono stati vittima di un agguato che ha visto chiodi sparsi sulla strada forare le gomme dei loro mezzi". Lo afferma, in una nota, l'assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca: "Si tratta di un gesto di una gravità inaudita che poteva portare a conseguenze gravi per l' incolumità degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine che presidiano il territorio. Mi auguro che i responsabili paghino per questa azione vergognosa".

Leader "Sì Tav Sì Lavoro": "Delinquenti unica parola per questi attentatori"

"Un conto è avere una opinione diversa, un conto è opporsi in questo modo mettendo a rischio la incolumità di persone per bene". Mino Giachino, presidente di Saimare Spa e leader dell'associazione Si Tav Si Lavoro commenta così l'agguato della scorsa notte agli automezzi della polizia che si stavano dirigendo verso il cantiere della Torino-Lione. "#Delinquenti è l'unica parola - aggiunge su Facebook - che definisce questi attentatori". 

Segretario generale Fsp: "Attentato di stampo terroristico"

"Quello che è avvenuto stanotte sull'autostrada A32 è un attentato di stampo terroristico a tutti gli effetti. La gravità di questo attentato non si può minimizzare e meno che mai ignorare". Così, in una nota, Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, secondo cui "disseminare un'autostrada di chiodi a tre punte significa attentare indiscriminatamente alla vita di chiunque, e potenzialmente causare una strage". "I mezzi delle forze dell'ordine sono stati danneggiati, la loro professionalità ha consentito di evitare il peggio, e registriamo molta gradita solidarietà - aggiunge Mazzetti -. Però bisogna riflettere sulla tragedia che si sarebbe potuta verificare ove mai a rimanere coinvolti fossero stati dei civili. L'escalation di violenza che si registra in prossimità del cantiere della Tav richiede con urgenza risposte diverse da quelle adottate fin qui. Non sono ammesse leggerezze quando c'è in ballo la vita degli operatori in divisa, per non parlare di quella della popolazione. Protestare è una cosa, attentare all'incolumità pubblica è cosa ben diversa. La protesta è sacrosanta, il terrorismo non è minimamente ammissibile. Ora confidiamo che rapide indagini possano assicurare alla pronuncia della giustizia i responsabili di questa violenza delirante… una pronuncia ferma e severa".

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