Coronavirus Piemonte, Cirio: “Regole per viaggi in treno siano omogene

Piemonte

"Immaginate un Milano-Genova o un Torino-Savona: parte con 40 persone per carrozza e quando arriva in Liguria (dove il numero di passeggeri non è contingentato, ndr) queste possono essere 80”, fa notare il governatore piemontese

"Le misure di contenimento del Coronavirus devono avere omogeneità geografica territoriale, andando al di sopra delle differenze tra Regioni e Province". E’ quanto ha dichiarato, ai microfoni della trasmissione Centocittà, su Radio Uno Rai, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, parlando della diverse norme in vigore per chi viaggia in treno durante la Fase 3 dell'emergenza sanitaria (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

Le parole del governatore Cirio

"Immaginate un Milano-Genova o un Torino-Savona: parte con 40 persone per carrozza e quando arriva in Liguria (dove il numero di passeggeri non è contingentato, ndr) queste possono essere 80 - fa notare Cirio -. Il problema è però il contrario, quando il treno parte con più persone rispetto a quante previste dalle regole della stazione di arrivo". Per questo motivo, la Regione Piemonte ha immediatamente attivato la Conferenza delle Regioni ed è in attesa dei pareri tecnici "per un confronto - spiega Cirio - tra le Regioni del Nord-Ovest". 

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