Torino, operazione "Pharma Cina": scoperti dispositivi medici falsi

Piemonte
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Al centro della truffa due imprenditori, attivi nel settore tessile e nell'edilizia. Sono accusati di avere importato, approfittando dell’emergenza

È di nove persone denunciate e di 120mila dispositivi medici falsi il bilancio dell'operazione "Pharma Cina", che ha permesso alla guardia di finanza di Torino di individuare il magazzino per lo stoccaggio e il confezionamento degli articoli. Mascherine chirurgiche, gel igienizzanti, kit covid test diagnostici, termometri digitali e saturimetri non certificati e di dubbia provenienza, scambiati in strada senza alcun rispetto delle norme igienico-sanitarie.

La truffa

Al centro della truffa due imprenditori di origini cinesi, attivi nel settore tessile e nell'edilizia. Sono accusati di avere importato, approfittando dell’emergenza Coronavirus, migliaia di dispositivi medici da aziende cinesi che ne falsificavano i certificati. Tra le decine di farmacie perquisite, sono quattro, per ora, i medici farmacisti denunciati per aver venduto a ignari clienti i prodotti non certificati e di dubbia provenienza. Sequestrati anche conti correnti riconducibili ai due denunciati.

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