Si legge nelle motivazioni con cui i giudici hanno disposto per il ragazzo gli arresti domiciliari a casa del migliore amico e compagno di banco, per "tutelarlo psicologicamente". Il giovane ha ottenuto i domiciliari grazie alla sua "emersa personalità", considerata adeguata al provvedimento
Il ragazzo di 18 anni, A.P., che ha ucciso il padre a coltellate per difendere la madre ha ottenuto i domiciliari grazie alla sua "emersa personalità", considerata adeguata al provvedimento, e al "contesto ambientale in cui il delitto è maturato". Lo sostengono i giudici del tribunale del Riesame nelle motivazioni con cui hanno disposto per il giovane gli arresti domiciliari a casa del migliore amico e compagno di banco per "tutelarlo psicologicamente". Anche altre quattro famiglie si erano offerte di ospitarlo, tra cui quella della fidanzata. Il ragazzo non può avere contatti con i famigliari, ma dovrebbe poter sostenere l'esame di maturità.
La perizia psichiatrica
Intanto il 23 maggio ha partecipato alla prima seduta per la perizia psichiatrica, chiesta dal gip. Il termine, per stabilire se il ragazzo abbia avuto un "cortocircuito emotivo", è di 40 giorni. La discussione sull'esito è prevista l'8 luglio.
È tornato a frequentare lezioni online
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