Coronavirus Piemonte, riaprono bar e ristoranti: si teme movida

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Secondo l'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Alberto Cirio, è vietato l'asporto di bevande alcoliche dalle 19 nelle zone della movida - regola già valida a partire da ieri sera - e i locali dovranno chiudere all'una di notte

Torino si risveglia con il caffè al bar. Riaprono oggi caffè e ristoranti in Piemonte, senza più l'obbligo del take-away. Secondo una stima di Confesercenti, nove locali su 10 hanno alzato la serranda. Se la mattinata è iniziata senza intoppi, con i torinesi a passeggio che si fermano per un espresso in sicurezza, ieri sera si sono registrati i primi assembramenti nelle zone centrali di piazza Vittorio, ai Murazzi e in piazza Valdo Fusi, dove qualche centinaio di persone hanno consumato in strada cocktail d'asporto. Qualche affollamento anche a San Salvario. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

I timori

Gli occhi sono puntati su questa sera per il primo sabato di aperture: secondo l'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Alberto Cirio, è vietato l'asporto di bevande alcoliche dalle 19 nelle zone della movida - regola già valida a partire da ieri sera - e i locali dovranno chiudere all'una di notte. Ieri i controlli delle forze dell'ordine sono stati pochi, anche per evitare problemi di ordine pubblico. 

Torino si è riaccesa, traffico e mercati completi

Nel frattempo, nel capoluogo mercati e parchi sono affollati, mezzi pubblici con il 100% della flotta in servizio, 90% dei negozi riaperti, traffico vicino al 70%, parcheggi lungo le strade quasi sempre al completo nel centro, spesso auto in doppia fila in corsi e vie in tutta la città. In questa settimana Torino ha ripreso quasi completamente il suo aspetto "normale".

Confesercenti: "Primo giorno di apertura promettente"

"Un primo giorno promettente, nel quale in tanti hanno ripreso a frequentare il locale preferito e che lascia ben sperare anche per questa sera: stanno arrivando tante le prenotazioni". Così i gestori di bar e ristoranti, interpellati da Confesercenti nel primo giorno di apertura delle attività di somministrazione dopo il lockdown. "Nessuno - sottolinea il presidente di Confesercenti Torino, Giancarlo Banchieri - si aspettava numeri clamorosi. Una parte di clientela è ancora condizionata da cautele e timori, e non si sente pronta a riprendere immediatamente le vecchie abitudini. Ma segnali di oggi vanno nella direzione giusta. Nessuno segnala particolari problemi, né sul piano della gestione e dell'organizzazione del punto vendita, né dal punto vi sta del comportamento dei clienti". "Oggi è una giornata - aggiunge Banchieri - fondamentale per tutti: per gli esercenti, che finalmente riprendono la loro attività, e per la clientela, che gradualmente riscopre le proprie abitudini. Le cose non sono e non saranno semplici, lo sappiamo, ma ora il fatto essenziale è la possibilità di tornare a frequentare i locali". 

I controlli

In occasione della riapertura odierna, le forze dell’ordine stanno eseguendo controlli speciali nelle zone della movida torinese, da piazza Vittorio - Murazzi compresi - al Quadrilatero passando per San Salvario e piazza Santa Giulia. Confermato il piano del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi nuovamente questa mattina, coordinato dal prefetto di Torino Claudio Palomba. "Si è stabilito di intensificare i controlli in quelle zone - spiega il Prefetto - Ieri abbiamo ricevuto anche segnalazioni di alcuni piccoli negozi di alimentari che non avrebbero rispettato le norme", che a Torino prevedono il divieto di vendita di alcolici dopo le 19 nelle zone della movida. "Saranno effettuati controlli interforze in tutte le zone", conclude Palomba.

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