Coronavirus Torino, da abbigliamento motorsport a mascherine: azienda converte produzione

Piemonte

"Da anni ci occupiamo della sicurezza dei piloti, ora cerchiamo di garantire la sicurezza delle persone”, spiga Agostino Alberghino, ad della HRX di Moncalieri, leader europeo nel settore dell’abbigliamento tecnico per il Motorsport e che ora ha deciso di produrre Dpi

Dall’abbigliamento tecnico per il Motorsport alle mascherine. La HRX di Moncalieri (Torino), leader europeo nel settore, tra le poche aziende al mondo certificate Fia (Federation International Automobile) e Sfi (Safety Foundation, per il mercato Usa), ha deciso di convertire la sua produzione in queste settimane di emergenza coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). "Da anni ci occupiamo della sicurezza dei piloti del Motorsport in gare in cui si toccano velocità superiori a 400 km orari tra le quali la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans", spiega l'ad dell'azienda, Agostino Alberghino. "Ora, grazie al nostro reparto Ricerca e Sviluppo, cerchiamo di garantire la sicurezza delle persone", aggiunge.

Centinaia di modelli

Le mascherine prodotte dalla HRX vengono confezionate una per una e sono disponibili centinaia di diversi modelli e grafiche. “Siamo abituati a prendere decisioni in tempi molto stretti e a sviluppare tecnologie nuove - conclude l'ad -. Per questo siamo riusciti a rimodulare la produzione su questa nuova necessità, senza però dimenticare il design".

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