Coronavirus Torino, Appendino: "Nella fase 2 la differenza la farà ognuno di noi"

Piemonte
Appendino durante la commemorazione delle vittime dell'epidemia (ANSA)

La sindaca del capoluogo piemontese ha rivolto ai cittadini un lungo messaggio su Facebook, chiamandoli alla responsabilità e all’altruismo. "Torino ha dimostrato di essere un esempio virtuoso da cui c'è molto da imparare", scrive

"Esattamente come nella Fase 1, la differenza la farà ognuno di noi, la nostra responsabilità e il nostro senso di comunità”. Alla vigilia dell'avvio della Fase 2, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha rivolto ai cittadini del capoluogo piemontese un lungo messaggio postato su Facebook, chiamandoli alla responsabilità e all'altruismo. "Non chiedeteci di regolare o normare ogni singola azione: non sarebbe possibile e non farebbe onore a quella responsabilità mostrata fin qui", scrive. Nell'emergenza Coronavirus, finora "Torino ha dimostrato di essere un esempio virtuoso da cui c'è molto da imparare", aggiunge. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)

"Ne usciremo più forti di prima"

"Le istituzioni - sottolinea Appendino - hanno piena fiducia nei loro cittadini, vi chiediamo di averne nelle istituzioni e, insieme, superare anche questa fase". Ma per averla "attendiamo risposte forti da tutti i livelli di Governo. La Città di Torino - evidenzia - sta facendo tutto il possibile e continuerà a farlo, dalla Regione ci aspettiamo un'accelerata significativa su tamponi e test sierologici, sulla distribuzione delle mascherine e sulla protezione di tutti coloro che sono in prima linea, in primis nella sanità, a fronteggiare l'emergenza". Dal Governo, inoltre, ci si attende "che si prosegua spediti sugli aiuti economici immediati per le imprese e le famiglie, il commercio e il turismo e sulla preparazione a una ripartenza dell'economia che non potrà permettersi battute di arresto. Sono sicura - afferma ancora la sindaca di Torino - che da tutto questo ne usciremo più forti di prima".

"Fase 1 come fulmine a ciel sereno"

"La Fase 1 - continua Appendino - è stata un fulmine a ciel sereno, che ha significato per troppe persone nel peggiore dei casi, lutti e malattia, nel migliore solitudine, isolamento, disagio psicologico, crisi economica e una grande nube scura sul futuro. Ma i torinesi hanno reagito nel migliore dei modi possibili. Hanno rispettato le regole, hanno dimostrato ancora una volta rara generosità e dato vita a iniziative di solidarietà che non dimenticheremo mai”, conclude Appendino.

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