Coronavirus Piemonte, procura apre due inchieste su Rsa di Premosello

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

I pm di Verbania indagano sulla situazione dei contagi e su aspetti amministrativi riguardanti la struttura. L'iniziativa è partita dagli esposti dei parenti di alcuni ospiti della residenza. Il sindaco: "C’è chi sta remando contro"

Continuano gli accertamenti sulle Rsa in Piemonte. La procura di Verbania ha aperto due inchieste riguardanti la casa di riposo di Premosello Chiovenda, in Val d’Ossola, dove negli scorsi giorni erano risultati positivi al coronavirus 35 ospiti su 46 totali. Le indagini, condotte dalla squadra di polizia giudiziaria dei carabinieri e dalla Guardia di Finanza, e coordinate dal procuratore Olimpia Bossi insieme al sostituto procuratore Nicola Mezzina, riguarderebbero sia la situazione dei contagi, sia aspetti amministrativi riguardanti la struttura. A dare il via all’attività investigativa sono stati gli esposti presentati dai parenti dei pazienti della Rsa. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI)

Il sindaco e responsabili della Rsa: "C’è chi rema contro"

"Sono sbigottito dalla fuga di notizie”, commenta Giuseppe Monti, sindaco di Premosello Chiovenda e responsabile della Rsa sotto inchiesta. "C'è un'indagine nata da un esposto contro ignoti fatta da un parente di un ospite”, aggiunge il primo cittadino, spiegando inoltre che “i carabinieri forestali stanno indagando per questioni edilizie. Stanno facendo accertamenti sul reparto in costruzione. Quando sarò ascoltato spiegherò che c'è chi sta remando contro. Probabilmente diamo fastidio a qualcuno. Sono certo che l'aver costruito un reparto Covid pubblico in 30 giorni ha sicuramente dato fastidio”, conclude Monti.

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