Coronavirus, Chiara Appendino: "Fase 2 non senza il Piemonte"

Piemonte
Chiara Appendino (ANSA)

Così la sindaca di Torino: "C'è una fase in cui dovremo convivere con questo virus, questo è evidente, non possiamo aspettare il vaccino. Ovviamente avremo bisogno del sostegno dello Stato"

"Il mio auspicio è che il Piemonte, la mia città, possa ripartire insieme alle altre regioni perché dal punto di vista economico credo che la ripartenza magari della Lombardia e del Veneto senza il Piemonte potrebbe creare grandi difficoltà economiche al nostro territorio, sempre in sicurezza". Son queste le parole della indaca di Torino, Chiara Appendino, ospite della trasmissione Agorà su Rai Tre, commentando la fase 2. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

"In sicurezza, ma occorre ripartire"

Poi, la prima cittadina del capoluogo piemontese ha aggiunto: "Non si può chiedere ai torinesi, ma in generale ai cittadini, di continuare a stare a casa dopo mesi senza vedere una ripartenza, perché anche dal punto di vista psicologico diventa complicato. Bisogna conciliare con la sicurezza, perché se no vanificheremmo quello che è stato fatto, ma c'è una fase in cui dovremo convivere con questo virus, questo è evidente, non possiamo aspettare il vaccino. Ovviamente avremo bisogno del sostegno dello Stato per tutta una serie di cose che dobbiamo fare, ad esempio il trasporto pubblico locale, che andrà ridisegnato e potenziato, avere regole diverse. Avremo bisogno anche di risorse economiche per non mandare in fallimento le nostre aziende di Tpl e accompagnare la seconda fase per la quale sono fondamentali i servizi. Noi ci stiamo lavorando ma è evidente che servono investimenti economici".

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