Così il primo cittadino sul dpcm. Per il sindaco di Novara Alessandro Canelli invece "non era pensabile che la nostra provincia, a ridosso della Lombardia e con un via vai di novaresi verso Milano ogni giorno potesse non essere inclusa tra le 'zone rosse'"
"Una follia, un disastro che non ci aspettavamo". Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, commenta così la decisione del governo, contenuta del dpcm dell’8 marzo, di isolare per far fronte all’emergenza coronavirus anche la provincia di Asti. "Questa mattina saremo di nuovo convocati in Prefettura, dopo la riunione della notte, ma non sappiamo ancora di preciso cosa accadrà. Ad ora non ci è stato spiegato il motivo di questa scelta".
La situazione in città era "sotto controllo", prosegue Rasero. "Sono giorni che monitoriamo la situazione, in stretto contatto con l'ospedale. Anche lì era tutto sotto controllo", ribadisce il primo cittadino, critico nei confronti del provvedimento. "Nelle prossime ore ci verrà spiegato il decreto, che deve ancora essere pubblicato, ma che è stato annunciato ufficialmente", sottolinea, rivelando di avere ricevuto telefonate da decine di astigiani allarmati. "C'è chi è al mare, o in montagna, e voleva sapere se doveva tornare. Sono tutti molto preoccupati".
Supermercati presi d'assalto
Intanto ad Asti i supermercati presi d'assalto, già dall'apertura, per far incetta di prodotti di prima necessità. Al momento non si registrano invece grandi afflussi di veicoli in entrata e uscita ai due caselli autostradali di Asti Est e Asti Ovest. La stazione ferroviaria è deserta.
Il sindaco di Novara Alessandro Canelli: "Non c'era alternativa"
Reazione opposta ha avuto il sindaco di Novara Alessandro Canelli, che parla della decisione come dell’”unica cosa da fare”. "Non era pensabile che la nostra provincia, a ridosso della Lombardia e con un via vai di novaresi verso Milano ogni giorno potesse non essere inclusa tra le 'zone rosse'", sottolinea Canelli. "Quando ieri il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, mi ha preannunciato che la nostra provincia, a differenza di Asti e Alessandria, era esclusa dai provvedimenti più drastici, l'ho pregato di farsi sentire con il governo. E sono molto soddisfatto che alla fine ci sia riuscito. Era l'unica cosa da fare". "Per chi deve prendere decisioni - aggiunge Canelli - non c'era alternativa. Anzi, sono convinto che questi provvedimenti avrebbero dovuto essere assunti due settimane fa, ma allora forse mancava la percezione della gravità della situazione e non c'è stato il coraggio sufficiente". "Come Comune - conclude il sindaco di Novara - ridurremo tutto tranne i servizi essenziali, lasciando a casa anche il personale che non sarà ritenuto necessario".
La sindaca di Torino Chiara Appendino: "Rispettare le regole"
"Stiamo fronteggiando una situazione molto seria e, senza eccedere in allarmismi, non è il momento di fare di testa propria". A dirlo la sindaca di Torino Chiara Appendino che, su Facebook, aggiunge: "Ci tengo ad aggiornarvi sulle regole per il nostro territorio e, soprattutto, ad invitare ciascuno di noi a rispettarle il più possibile, per il bene dell'intera comunità". La sindaca ricorda alcune delle misure previste per il capoluogo piemontese, tra cui la chiusura delle scuole fino al 15 marzo e l'obbligo "a carico del gestore, di far rispettare nelle attività di ristorazione e bar la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro, con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione".
Il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro: "Massima prudenza"
"Siamo al lavoro per informare i cittadini sull'adempimento delle misure appena emesse dal Governo. Collaboreremo con la popolazione per mantenere la massima prudenza eseguendo le indicazioni che ci sono state fornire". Così il sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro. Questa mattina è in programma una riunione convocata d'urgenza a cui prenderanno parte le massime autorità cittadine e territoriali, tra cui il prefetto Francesco Garsia, per discutere sull'inserimento di Vercelli nella zona rossa stabilita dal dpcm. Anche il presidente del Consiglio comunale di Vercelli, Gian Carlo Locarni, è intervenuto sulla questione lanciando un appello su Facebook: "Ognuno, per competenza di ruoli e senso civico, è chiamato per fare la sua parte. Non è questo il momento dei tuttologi: siamo e saremo ancora in un periodo di chiara e concreta emergenza, ma siamo una grande comunità".
Il sindaco di Tortona Federico Chiodi: "Manteniamo la calma"
"Cari Tortonesi, la situazione è particolarmente complessa e non sono in grado di rispondere a tutti i messaggi individuali e a tutte le singole richieste di precisazioni. Vi prego di fare riferimento ai profili ufficiali del Comune, a questa pagina e agli aggiornamenti che trasmetteremo. Manteniamo la calma e cerchiamo di agire con buon senso". Così su Facebook Federico Chiodi, sindaco di Tortona (Alessandria), dove si sta allestendo all'ospedale 'Santi Antonio e Margherita' il 'Covid Hospital'.