Operazione contro i furti di rame, due denunce in Piemonte

Piemonte
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Sul territorio nazionale l'operazione Oro Rosso ha portato in totale a duemila persone controllate, un arresto, sei persone denunciate, 150 chili di rame sequestrati e cinque sanzioni amministrative elevate per un importo totale di circa 7.300 euro

Due denunce, ventuno ispezioni, novantuno persone identificate, multe per oltre settemila euro. Questo il bilancio dei controlli svolti dalla polizia ferroviaria in Piemonte e Valle d'Aosta nell'ambito dell'operazione Oro Rosso", portata avanti su tutto il territorio nazionale per il contrasto del fenomeno dei furti di rame. Nel corso dei controlli a Torino la Squadra Informativa del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d'Aosta, eseguiti all'interno di due ditte nel Torinese, ha indagato in stato di libertà i rappresentanti legali delle stesse, in materia di reati ambientali. Il primo per la gestione di rifiuti, composti da un centinaio di chili di cavi di rame e due microcar non bonificate, senza la prevista autorizzazione, mentre il secondo per gestione di rifiuti pericolosi composti da batterie al piombo, in quanto è risultato essere anch'esso privo di idonea autorizzazione.

L'operazione Oro Rosso

I controlli hanno riguardato i siti di stoccaggio del materiale e, di conseguenza, il rispetto delle norme in materia di sicurezza ambientale. Sul territorio nazionale l'operazione ha portato in totale a duemila persone controllate, un arresto, sei persone denunciate, 150 chili di rame sequestrati e cinque sanzioni amministrative elevate per un importo totale di circa 7.300 euro. L'attività ha visto l'impiego complessivo di 716 operatori e si è tradotta in 291 controlli ai rottamai, 133 servizi di pattugliamento lungo le linee ferroviarie e 49 su strada.

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