Quella imposta per l'emergenza coronavirus è la prima e unica settimana di chiusura dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Il museo reagisce chiamando a sé i visitatori e lo fa promuovendo il biglietto unico
Il Museo Egizio di Torino ha riaperto le porte lunedì 2 marzo, dopo una settimana di chiusura, la prima ed unica dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Nel primo giorno di apertura, dopo i provvedimenti emessi per far fronte all'emergenza coronavirus, sono stati 453 visitatori: molti meno rispetto ai 2.000 di media. La settimana di chiusura ha causato una perdita netta di mezzo milione di euro e da qui al prossimo giungo si stima il 15% in meno di ricavi, ma il Museo Egizio reagisce chiamando a sé i visitatori lanciando il biglietto unico.
Il Museo Egizio: “Pronti ad accogliere il pubblico”
“Abbiamo sanificato i locali, siamo pronti ad accogliere il pubblico e il museo si può visitare in assoluta sicurezza – fanno sapere dal Museo Egizio – Stiamo parlando di un'emergenza sanitaria, ne siamo tutti consapevoli, ma stiamo anche parlando di un'emergenza che sta colpendo gravemente il mondo della cultura, soprattutto un museo come il nostro che per il 68% vive della bigliettazione - proseguono gli organizzatori, aggiungendo - A tutto questo si resiste immergendosi nella cultura e facendosi contagiare dalla cultura, venite al Museo Egizio”.
La mostra itinerante 'PapiroTour'
Da domani a sabato 28 marzo la Biblioteca civica Villa Amoretti ospita l'ultima tappa della mostra itinerante legata all'iniziativa 'PapiroTour. L'antico Egitto in Biblioteca'. Avviato ad aprile 2019 e promosso in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, PapiroTour celebra il 150esimo anniversario dell'istituzione del Servizio Biblioteche. Con questo progetto inclusivo, il Museo Egizio ha inteso rinforzare il legame con il territorio raggiungendo i quartieri più distanti dal centro, dove mese dopo mese è allestita nelle biblioteche un'area espositiva sul tema del papiro e della scrittura egizia e sono organizzate delle attività divulgative. Parallelamente all'esposizione, mercoledì 25 marzo alle 15.30, presso la stessa biblioteca si terrà l'incontro "Gli ostraka erano solo la brutta copia dei papiri?" con Alessia Fassone, curatrice del Museo Egizio.