Coronavirus, primo caso positivo in Piemonte

Piemonte

"Non è un focolaio piemontese ma lombardo", ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. L'uomo lavora a Cesano Boscone, alle porte di Milano, ed è un collega di due persone attualemente ricoverate in Lombardia

Primo caso di Coronavirus in Piemonte (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). L'uomo, un torinese di 40 anni, "è ricoverato all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino", fa sapere l'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte. Nello stesso nosocomio sono stati svolti i test che hanno dato esito positivo. 
Quindici pazienti, provenienti da diverse province piemontesi, sono stati sottoposti ad accertamenti per sospetto di Coronavirus e sono risultati negativi. E' quanto si è appreso a margine della riunione, in corso a Torino, dell'Unità di crisi allestita presso la sala operativa della Protezione civile regionale. L'unica positività resta quella del torinese di 40 anni. 

"Focolaio lombardo"

"Non è un focolaio piemontese ma lombardo", ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. L'uomo si è ammalato, ha spiegato il presidente della Regione Cirio, "dopo essere entrato in contatto con il ceppo lombardo".
Il 40enne lavora a Cesano Boscone, alle porte di Milano, ed è un collega di due persone che attualmente risultano ricoverate in Lombardia. Per raggiungere il luogo di lavoro si sarebbe servito in numerose occasioni del treno. E' quanto è trapelato oggi a margine dell'incontro nella sala operativa della Protezione civile regionale. Secondo quanto comunicato dall'Assessorato alla Sanità, inoltre, l'uomo "ha avuto contatti con un familiare di un contagiato della Lombardia". I familiari del 40enne, che è sposato e ha due figli di 8 e 10 anni, sono sotto osservazione.

Le condizioni del paziente

Il paziente "ha un po’ di febbre, ma è in buono stato di salute", ha aggiunto il governatore Alberto Cirio dalla sala operativa della protezione civile regionale, dove è stata convocata un’Unità di crisi che "resterà aperta h24". "Le sue condizioni di salute non destano al momento preoccupazione", ha fatto sapere l'Assessorato alla Sanità con una nota. "Sono state prese - prosegue la nota - le misure precauzionali nei confronti dei familiari e delle persone che in questi giorni sono state in contatto con lui, compresi gli operatori sanitari che gli hanno prestato assistenza". 

Si valuta la chiusura degli atenei

I rettori dei tre atenei piemontesi stanno valutando la chiusura delle università: lo si apprende a margine della riunione nella sala operativa della protezione civile regionale. All'incontro, oltre a Cirio, sono presenti il responsabile delle malattie infettive dell'ospedale Amedeo di Savoia, Giovanni Di Perri, l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e il questore Giuseppe De Matteis. Le scuole saranno comunque chiuse fino a martedì per le vacanze di Carnevale, come era già previsto dal calendario regionale.

Cirio: "Servizio di tampone a domicilio"

"L'Assessorato alla sanità del Piemonte ha predisposto un servizio per fare il tampone a domicilio", ha annunciato Cirio, sottolineando che "affollare i pronto soccorso degli ospedali sarebbe deleterio". "Chiunque presenti sintomi sospetti - ha aggiunto - o abbia il timore di avere avuto contatti a rischio è invitato a chiamare il numero 1500 o il 118 o il proprio medico di base". "Le ambulanze arriveranno in tempi molto rapidi per eseguire il tampone a domicilio", ha ancora detto Cirio. "Negli ospedali - ha poi spiegato il governatore - stiamo predisponendo dei percorsi speciali separati per chi presenti una sintomatologia sospetta. Inoltre stiamo comprando delle attrezzature che ci permetteranno di dimezzare il tempo del responso, che passerà alle attuali sei ore a tre ore".

"Nessuna emergenza"

"La situazione è totalmente sotto controllo. Le nostre strutture sono in grado di affrontare la situazione. Nessun allarmismo, ma nervi saldi - ha concluso il governatore piemontese -. Qualsiasi situazione potrà essere gestita. Non c'è nessuna emergenza". Un appello a "non creare allarmismi che non fanno bene a nessuno" è arrivato dal prefetto di Torino, Claudio Palomba. "E' un tema estremamente delicato - ha aggiunto - che va affrontato con equilibrio.

Il tweet della sindaca Chiara Appendino

"Sia il torinese, sia i suoi familiari, sia il personale medico coinvolto sono sotto stretta osservazione". E' quanto comunica la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che sta prendendo parte alla riunione in corso nella sede regionale della Protezione civile. "E' importante - scrive la sindaca su Twitter - dire che per un caso accertato ci sono moltissimi controlli fatti da settimane con risultati negativi: l'attenzione di tutte le istituzioni è massima". 

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