L'uomo è deceduto cadendo da un'impalcatura mentre stava svolgendo alcuni lavori in una villetta di Venaria (Torino). I due imputati sono stati accusati di aver occultato la salma mettendola sotto a un vecchio divano in un bosco
La Cassazione ha confermato le condanne in Appello a 7 e 4 anni per Vittorio Opessi e Antonino Marino, i due impresari edili torinesi di 56 e 55 anni accusati di omicidio colposo e occultamento del cadavere di Mihai Istoc, operaio romeno 45enne trovato senza vita nel giugno 2009 nei boschi di Montafia, nell'Astigiano. Lo riferisce l'avvocato difensore Silvia Merlino. I due imputati erano stati condannati in primo grado il 28 novembre 2016 a 7 anni e a 6 anni e 2 mesi. La Corte d'appello di Torino ha poi confermato la condanna per Opessi, mentre ha diminuito la pena per Marino.
La ricostruzione
L'operaio è morto cadendo da un'impalcatura mentre stava svolgendo alcuni lavori in una villetta di Venaria (Torino). I due imputati erano stati accusati di aver fatto sparire il corpo dell'uomo, nascondendolo sotto a un vecchio divano in un bosco. Erano stati i carabinieri di Asti a ricostruire l'accaduto dopo tre anni di indagini. "Siamo dispiaciuti - commenta Merlino - il mio cliente mi ha detto che andrà in galera da innocente e quando uscirà sua moglie non ci sarà più, perché è gravemente malata, e nel frattempo non ci sarà nessuno a prendersi cura di lei".