Inchiesta Ndrangheta in Piemonte, imprenditore arrestato non risponde al gip

Piemonte
Foto di archivio

L'interrogatorio di garanzia si è svolto ad Asti, dove l'uomo è detenuto. È coinvolto nell'inchiesta che, per altre ipotesi d'accusa, riguarda anche l'ex assessore regionale Roberto Rosso

Dopo Roberto Rosso, anche Mario Burlò, l'imprenditore arrestato lo scorso 20 dicembre nell'inchiesta sulla Ndrangheta in Piemonte, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio davanti al gip. L'interrogatorio di garanzia si è svolto ad Asti, dove l'uomo è per il momento detenuto. Burlò, con la sua Oj Solution, sponsorizza diverse società sportive nel calcio, Torres, Capri Isola Azzurra, nella pallamano, Handball Nuoro, e nel basket, la Reale Mutua Torino - ex Auxilium - che dopo l'arresto ha deciso di sospendere il rapporto.

Ha chiesto di essere ascoltato dai pm

L'imprenditore, assistito dagli avvocati Domenico Peila e Maurizio Basile, ha manifestato la volontà di essere ascoltato quanto prima dai pubblici ministeri che conducono l'indagine. I suoi legali stanno valutando se ricorrere al tribunale del riesame sia contro l'ordine di custodia cautelare che contro il provvedimento di sequestro dei beni spiccato dalla procuram se sarà avallato dal gip.

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