Tifo violento, blitz della polizia: Daspo per 115 ultrà di Torino, Napoli e Inter

Piemonte
Foto di archivio

Tutti i 75 membri del gruppo 'Hooligans Torino' sono stati raggiunti da provvedimenti di Daspo, 71 di loro sono stati anche denunciati per diversi reati. Nelle indagini sono coinvolti anche ultrà di Inter e Napoli per gli scontri del 6 ottobre e del 23 novembre

Blitz della Polizia contro gli ultrà granata appartenenti agli 'Hooligans Torino'. Gli uomini della Digos hanno notificato il Daspo per un totale di 360 anni a tutti e 75 i membri del gruppo, 71 dei quali sono stati denunciati per diversi reati tra i quali violenza privata aggravata, rissa, violenza e lesioni nei confronti di incaricato di pubblico servizio. Sono invece oltre 500 le sanzioni amministrative applicate per violazione del regolamento dello stadio, per un importo superiore agli 80 mila euro (VIDEO).

Le accuse agli ultrà del Torino

Le indagini hanno portato alla luce anche lo scontro in corso da anni tra i Torino Hooligans e i gruppi storici della Maratona, la curva da sempre occupata dai tifosi granata. Gli ultrà sono accusati anche di travisamento, porto di strumenti atti ad offendere, accensione e lancio di fumogeni. Oltre ai Daspo, i poliziotti hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza a 3 locali pubblici che erano frequentati abitualmente dai membri dei Torino Hooligans.

Le indagini

Si è trattato di un'indagine "di tipo sperimentale", spiega in conferenza stampa il dirigente della Digos di Torino Carlo Ambra. "Telecamere di nuova generazione ci hanno consentito di attribuire in modo preciso determinate condotte ai soggetti - spiega -. Siamo riusciti anche ad individuare, con supporto audio e video, chi ha partecipato a cori razzisti e contro le forze dell'ordine". Tre bar frequentati dagli ultrà, luoghi di scontri tra tifoserie e di violente contestazioni contro la società Torino Calcio sono stati chiusi. "Durante le indagini - conclude Ambra - sono stati documentanti anche atteggiamenti violenti in trasferta".

Coinvolti anche i tifosi di Napoli e Inter

A seguito delle indagini, 40 ultrà di Napoli e Inter sono stati denunciati per gli scontri con i tifosi granata e sono stati raggiunti da provvedimenti di Daspo. I tifosi napoletani che si sono resi protagonisti degli incidenti dopo Torino-Napoli del 6 ottobre sono 32, mentre gli interisti sono 8 e i fatti risalgono all'incontro del 23 novembre scorso. Proprio in relazione agli scontri, avvenuti in curva Primavera in quest'ultima occasione, gli uomini della Digos di Torino, assieme a quelli di Mantova, Piacenza e Brescia, hanno eseguito 11 perquisizioni nei confronti dei presunti responsabili della rissa.

Il Questore: “Lo stadio deve tornare un luogo di festa per famiglie”

“Il nostro obiettivo è quello di ricondurre le devianze nel mondo del calcio, dovute alla particolare aggressività di alcune tifoserie, al tifo corretto. Lo stadio deve tornare un luogo di festa per il pubblico, per i tifosi veri, per le famiglie e i cittadini”, ha detto il Questore di Torino, Giuseppe De Matteis (VIDEO). “Un’operazione importante – ha proseguito De Matteis – Questo discorso non coinvolge solo i ‘Torino Hooligans’, ma anche le tifoserie minori che sino ad ora si erano comportate con moderazione. È un segnale per riportare alla legalità quelle persone che, in numero sempre più preoccupante, usano lo stadio come territorio di competizione e conflittualità”.

“Attendiamo reazioni, ma non ci fanno paura”

“Ci aspettiamo reazioni, ma non ci fanno paura e siamo intenzionati a risolverle. Non ci facciamo intimidire”, ha aggiunto De Matteis. “Abbiamo intrapreso una strada di non ritorno: le devianze del tifo vanno respinte a priori. In curva Primavera, allo stadio Grande Torino, grazie alla collaborazione con la società Torino Football Club stavamo conducendo un esperimento consentendo l’accesso alle famiglie a prescindere dalla squadra supportata – spiega il questore – Gli ultrà hanno creato problemi e durante la partita Torino - Inter dello scorso 23 novembre si è verificato un assalto premeditato. Ci sono stati scontri importanti. L’esperimento in curva Primavera – assicura De Matteis – continuerà e noi puntiamo a replicarlo a livello nazionale”.  

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