Torino: dimesso da ospedale il fumettista Leiji Matsumoto, “padre” di Capitan Harlock

Piemonte
Leiji Matsumoto (Agenzia Fotogramma)

Il disegnatore era stato ricoverato da alcune settimane, dopo essere stato colto da malore mentre si trovava nel capoluogo piemontese. Già oggi è previsto il suo rientro a Tokyo

Questa mattina dall'ospedale Molinette, a Torino, è stato dimesso Leiji Matsumoto, 82 anni, l'autore e ideatore di Capitan Harlock. Il disegnatore era stato ricoverato da alcune settimane, dopo essere stato colto da malore mentre si trovava nel capoluogo piemontese, invitato da un'associazione, per parlare della sua opera. Già oggi è previsto il suo rientro a Tokyo.  

Matsumoto: “Sto meglio, grazie a tutti”

"Sto meglio, ringrazio e saluto tutti gli amici italiani per l'affetto dimostrato in questi giorni", ha scritto Matsumoto sulla pagina Facebook dell'associazione che porta il suo nome. Il disegnatore si è rivolto a quanti gli sono stati vicini in queste settimane in cui è stato ricoverato in ospedale a Torino che ha potuto lasciare oggi per tornare in Giappone. "Ci associamo al Maestro - dicono i referenti dell'associazione - per ringraziare lo staff medico ed infermieristico del pronto soccorso, del professor Balagna e del professor Veglio, che ne hanno preso amorevolmente cura. Forza Sensei". Secondo quanto riferiscono fonti sanitarie, Matsumoto è "in buone condizioni di salute" e prima di andare ha ringraziato i medici.

Il ricovero di Matsumoto

Ricoverato il 15 novembre a seguito di alterazioni elettrolitiche e polmonite era stato portato prima nel reparto di Rianimazione ospedaliera 2, diretta dal dottor Roberto Balagna, e poi nel reparto di Medicina interna universitaria, diretto dal professor Franco Veglio. Matsumoto era giunto in Italia per celebrare il 40esimo anniversario dalla creazione di Capitan Harlok, quando si è sentito male si trovava in albergo ed era atteso su un 'Ristotram' per un giro turistico di Torino. In Comune aveva parlato del suo Capitan Harlock, personaggio che ha accompagnato molte generazioni.  

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