Maltempo in Piemonte, causati danni per almeno 80 milioni di euro
PiemonteNel Cuneese sono ancora 23 le strade con traffico deviato per il rischio di frane e valanghe. "Entro domani manderemo la prima richiesta sommaria riguardante i danni alle infrastrutture”, ha detto l'assessore regionale, Marco Gabusi
Ammontano ad almeno 80 milioni di euro i danni provocati dall'ondata di maltempo (FOTO) che si è abbattuta sul Piemonte nei giorni scorsi. Resta ancora difficile la situazione nel Cuneese dove si contano 23 strade provinciali chiuse o con traffico deviato per il rischio di frane e valanghe.
I danni in Piemonte
"Entro questa sera o al più tardi domani mattina manderemo a Roma la prima richiesta sommaria riguardante i danni alle infrastrutture. Credo si tratterà di non meno di 50 milioni per l'area più colpita, che è l'asta del Bormida, da Saliceto nel Cuneese attraverso la Langa astigiana, l'Acquese, l'Ovadese fino ad Alessandria. A questi andranno sommati altri 20 o 30 milioni per i danni nel territorio rimanente. Tutto questo senza considerare i danni ai privati", ha detto l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Marco Gabusi, durante le comunicazioni fatte oggi in consiglio regionale sul maltempo che ha colpito il Piemonte.
Gabusi: “Serve un piano straordinario”
"Le precipitazioni non si fermano al confine, la stessa pioggia e gli stessi danni della Liguria hanno colpito anche una parte del Piemonte: anche la nostra Regione deve essere coinvolta nel piano straordinario per la sicurezza delle infrastrutture che il ministro Paola De Micheli ha annunciato dopo il crollo del viadotto sull'autostrada Torino-Savona", ha poi aggiunto l'assessore. "È giusto - ha rimarcato Gabusi - che anche il Piemonte sia fatto oggetto di un piano straordinario, almeno per quanto riguarda la fascia più colpita, l'asta del Bormida. Abbiamo avuto almeno 500 smottamenti: ci sono strade interrotte, per dei tratti scomparse, o trascinate più a valle. E questo significa avere case e paesi isolati o comunque in grande difficoltà".
Ancora disagi sulle strade nel Cuneese
Sono ancora 23 nel Cuneese le strade provinciali con traffico deviato per il rischio di frane e valanghe. Tra queste figurano la Levaldigi-Fossano, in zona aeroporto, colpita da un allagamento, e alcune arterie al confine con il Savonese e nella zona di Ceva e Val Tanaro. Restano chiusi il colle della Maddalena verso la Francia e la linea ferroviaria tra Limone e Ventimiglia. L'autostrada Torino-Savona è interrotta al casello di Millesimo, in Liguria, per il crollo del viadotto nella zona di Altare. I vigili del fuoco hanno registrato da sabato scorso 311 interventi, di cui 142 per danni d'acqua e allagamenti e per 42 frane. Ieri il ministro alla pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ha effettuato un sopralluogo nel Saluzzese. A Venasca una frana ha isolato la frazione in borgata Abell.
Le strade chiuse
A causa di frane o smottamenti non sono percorribili la provinciale 9 tra Monforte e Dogliani, la provinciale 32 tra Ceva e Pedaggera, la Nucetto-Malpotremo, la San Michele Mondovì-Niella Tanaro, la Cortemilia Bergolo, la Rocca De Baldi-Sant'Anna Avagnina, la Pezzolo Valle Uzzone-Todocco, la Gottasecca-Saliceto, la Sp 439 a Monesiglio e la 582 del San Bernardo, tra Garessio e la Liguria. Forte il rischio valanghe in montagna, dove il manto nevoso supera, in alcuni punti, i due metri di altezza. Restano chiuse la Casteldelfino-Pontechianale e la Bellino-Sant'Anna in valle Varaita, la Crissolo-Pian della Regina in valle Po, la Vernante-Palanfrè in val Vermenagna, la Canosio-Preit e la Cucchiales-Elva in val Maira. Chiusa anche la statale 21 del Colle della Maddalena, che collega Cuneo a Barcelonette, in Francia.