Si è tenuta ieri la prima assoluta della performance che fonde ballerini e pubblico in un’esperienza intima di esplorazione urbana in uno dei luoghi più suggestivi del capoluogo piemontese. Repliche in programma sabato 9 e domenica 10 novembre
Ha riaperto ieri, in via eccezionale, la Serra del Castello della Mandria della Venaria Reale di Torino per ospitare la prima assoluta di “Zona Martiska”, un’opera immersiva in cui performer e pubblico si fondono in un’esperienza intima di esplorazione urbana in uno dei luoghi più suggestivi del capoluogo piemontese. Liberamente ispirata a “Stalker” di A.Tarkovskij, la performance diviene viaggio all’interno di architetture inesplorate o solitamente inaccessibili, in cui gli artisti diventano guide e accompagnano il pubblico attraverso una coreografia di danza contemporanea. Lo spettacolo, che si tiene nell’ambito “Welcome to the Machine, Festival della Tecnologia 2019”, sarà replicato sabato 9 e domenica 10 novembre.
La performance
Tre danzatrici esplorano lo spazio e il loro movimento si trasforma nel tappeto sonoro della performance in continuo mutamento. La tecnologia diviene così lo strumento “investigativo” al servizio delle performer, macchine iper-umane che danno vita a suono e danza in un solo gesto. Il pubblico diventa parte attiva dell’opera, che cambia in base a come visitatori e performer decidono di esplorare lo spazio: un sistema tecnologico interattivo mette in comunicazione ballerini, pubblico e architettura. I luoghi acquisiscono nuova voce e diventano, insieme ai visitatori, parte attiva nella co-creazione dell’opera stessa.