Le vittime si erano rivolte al gruppo per recuperare del denaro, gli indagati, però, non solo non facevano quanto promesso, ma costringevano i malcapitati a versare loro ingenti somme con richieste che oscillavano tra i 1.000 e i 30.000 euro
Promettevano di riscattare i debiti, ma poi minacciavano i loro stessi clienti, per questo tre italiani, di età compresa tra i 33 e i 36 anni, sono stati arrestati con l'accusa di estorsione dai carabinieri del Comando provinciale di Torino.
Le estorsioni
Le indagini dei militari della stazione di San Salvario sono partite quando una vittima della banda ha trovato il coraggio di denunciare. I militari ritengono di aver accertato cinque tentate estorsioni e due consumate avvenute mediante violenze fisiche e minacce di morte con l'uso di una pistola. Le vittime si erano rivolte al gruppo per recuperare dei soldi, ma oltre a non aver riavuto il proprio denaro sono state costrette a versare loro ingenti somme. Le richieste avanzate dagli indagati oscillavano dai 1.000 ai 30.000 euro, in relazione alla disponibilità economica delle vittime che in alcuni casi sono state costrette a consegnare orologi di valore, ricaricare carte prepagate o noleggiare auto per conto degli arrestati. Nell'ambito delle indagini è stata sequestrata una pistola scenica con 50 cartucce e documentazione che secondo gli investigatori sarebbe la prova delle estorsioni.