Asti, bomba carta esplode vicino al tribunale. Minacce a 4 magistrati
PiemonteUna telefonata anonima in questura ad Asti ha annunciato la presenza di un secondo ordigno al Palazzo di giustizia. Dopo le verifiche degli artificieri, che hanno dato esito negativo, l'allarme è rientrato
Una bomba carta è esplosa nella notte vicino all'archivio di Stato e al tribunale di Asti, danneggiando la pavimentazione nei pressi della cancellata di Via Galimberti, un ingresso secondario della palazzina del palazzo di giustizia dove non sono presenti le telecamere di videosorveglianza. Non si sono registrati feriti. In seguito una telefonata anonima in questura ha annunciato la presenza di un secondo ordigno al Palazzo di giustizia di Asti. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno svolto controlli negli uffici e nei garage del tribunale i quali hanno dato esito negativo. I sopralluoghi sono terminati e l'allarme è rientrato.
Le minacce
A quanto si apprende, è stata un'azione rivolta contro quattro magistrati astigiani: nelle vicinanze è stato trovato un cartello su cui c'era scritto "Vi faremo morire tutti". Sul posto è intervenuta anche la polizia, che indaga sul gesto intimidatorio, oltre ai vigili del fuoco. In strada sono stati trovati frammenti in plastica e stagnola dell'esplosivo.
Il presidente del Tribunale: “Gesto dimostrativo”
"La situazione è sotto controllo. Si è trattato di un gesto dimostrativo che non ha provocato danni", ha spiegato il presidente del tribunale di Asti, Giancarlo Girolami, riferendosi alla bomba carta esplosa la scorsa notte. Secondo Girolami, la pista investigativa potrebbe riguardare un paio di processi che si stanno svolgendo in questi giorni. Gli obiettivi delle minacce sono due giudici, Giorgio Morando e Roberto Amerio e i sostituti procuratori Vincenzo Paone e Laura Deodato. "Col prefetto di Asti - aggiunge Girolami - stiamo valutando l'adozione di misure preventive personali", a tutela dei giudici e dei magistrati minacciati, e "collettive" per intensificare le misure di sicurezza generali.
Il sindaco di Asti: "Ripudio con forza il gesto"
"Ripudio con forza il gesto che, per la nostra città, per fortuna è insolito e isolato", ha spiegato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero. "Esprimo totale solidarietà nei confronti della magistratura astigiana che è quotidianamente impegnata al servizio dello Stato e dei cittadini".
La solidarietà della Camera del Lavoro di Asti
La Camera del Lavoro di Asti ha condannato "il vile e gravissimo attentato" ed espresso "solidarietà a tutto il personale e ai magistrati che sono al servizio dei cittadini a garanzia del rispetto delle leggi e della società civile. Ci auguriamo - si legge nella nota della Cgil provinciale - che presto vengano individuati i criminali e si faccia chiarezza sulla natura del gesto".