Il sito verrà riconvertito in un polo logistico 4.0. Anche lo stabilimento di Pregnana Milanese, in Lombardia, chiuderà i battenti nel 2020
Lo stabilimento Case di Cnh Industrial di San Mauro Torinese, dove oggi lavorano 370 persone impegnate nella fabbricazione di macchine per le costruzioni, cesserà la produzione entro aprile 2020 e si trasformerà in un polo logistico 4.0. Lo ha comunicato il responsabile delle relazioni industriali dell'azienda, Vincenzo Retusa, a Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri, in un incontro all'Unione Industriale di Torino durante il quale è stato esposto il nuovo assetto del gruppo italo-statunitense, che ha diviso le attività dei veicoli commerciali Iveco e dei motori Fpt dal settore delle macchine agricole e costruzioni. L'azienda investirà per la riconversione 20 milioni di euro e oltre due terzi dei 370 lavoratori, dopo 15 mesi di cassa integrazione straordinaria, verranno riassorbiti. Gli esuberi saranno circa 110. I dipendenti dell'impianto, ha ricordato il segretario della Fiom torinese Edi Lazzi, "erano 700 nel 2008".
Lo stabilimento di Pregnana Milanese
Nel quadro della riorganizzazione di Fpt Industrial, società del gruppo Cnh, anche lo stabilimento di Pregnana Milanese (Milano) cesserà la produzione di motori marini e generatori di potenza a giugno 2020. La decisione coinvolge circa 150 lavoratori, che, ha reso noto la Fiom, stanno già manifestando con uno sciopero spontaneo.
Le parole dei sindacati
I sindacati Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno espresso in una nota la loro più forte contrarietà alla chiusura di Pregnana e la necessità di "trovare soluzioni che evitino esuberi a San Mauro e più in generale in tutti gli stabilimenti, per i quali chiediamo un analitico approfondimento". "La Direzione aziendale - spiegano - su sollecitazione sindacale ha dichiarato inoltre che non sono previste ristrutturazioni né tantomeno chiusure nelle altre divisioni, ma è stata in ogni caso chiesta la calendarizzazione di incontri specifici per tutti i settori, vale a dire, oltre Fpt, Iveco, movimento terra e macchine agricole".
"370 esuberi complessivi dichiarati"
"La gravità del piano esposto da Cnh Industrial, che prevede una complessa riorganizzazione delle assegnazioni fra gli stabilimenti, la chiusura di Pregnana e la riconversione di San Mauro, con 370 esuberi complessivi dichiarati, ci porta a chiedere chiarimenti per tutti gli stabilimenti italiani, anche quelli non coinvolti oggi, e a cercare alternative che scongiurino gli esuberi". Lo afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici, dopo l'incontro a Torino sul piano industriale per lo stabilimento di San Mauro e le quattro fabbriche Fpt di produzione di motori e di cambi. "A questo scopo - spiega Ficco - chiederemo un incontro al Ministero dello Sviluppo economico e nel frattempo abbiamo ottenuto di programmare gli incontri con gli amministratori delegati di ciascuna delle quattro linee di business, oltre a Fpt, Iveco, movimento terra e macchine agricole: il primo incontro è fissato l'8 ottobre a Torino con gli ad di Fpt e del movimento terra. Il piano illustrato da Cnh Industrial conferma la estrema criticità della fase economica che stiamo attraversando, una fase in cui dobbiamo difendere con tutte le nostre forze l'occupazione e l'industria, sperando nel sostegno delle istituzioni, senza il quale corriamo il rischio di rincorrere il moltiplicarsi dei problemi senza soluzioni strutturali".