Rifiuti non trattati e dati falsificati: tre indagati nel Cuneese

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

L’inchiesta era nata nel 2017, quando i forestali avevano scoperto che parte dei rifiuti venivano riversati tali e quali nell'area, altri invece trattati sommariamente con acqua e cemento, senza adottare tutte le precauzioni imposte

Il legale rappresentante, il direttore di cantiere e consulente e il tecnico progettista della società "B&A", con sede a Niella Tanaro (Cuneo), sono indagati per non aver correttamente trattato migliaia di metri cubi di rifiuti che dovevano essere resi inerti prima di essere utilizzati.

Metalli pesanti nel terreno

L’inchiesta era nata nel 2017, quando i carabinieri forestali avevano scoperto che parte dei rifiuti venivano riversati tali e quali nell'area, altri invece trattati sommariamente con acqua e cemento, senza adottare tutte le precauzioni imposte. In questo modo si configurava, quindi, una gestione di discarica di rifiuti pericolosi non autorizzata con rischio di inquinamento delle vicine zone agricole.
Due anni più tardi, una serie di controlli ha fatto emergere nuove inadempienze, confermate da un approfondimento effettuato dal geologo nominato dalla Procura. Alcuni campioni prelevati ai margini dell'area sono infatti risultati contenere metalli pesanti e diossine.

Inviati dati falsificati agli enti competenti

Infine, i militari hanno appurato come la società provvedesse a inoltrare agli enti competenti dati falsificati sulla produzione di conglomerato cementizio e sulle sue componenti.

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