Albergatore condannato a due anni per peculato nel Torinese

Piemonte

Secondo l’accusa, l’uomo non versò la tassa di soggiorno al Comune di pertinenza tra il 2012 e il 2015. La somma contestata è di circa 10mila euro 

Un albergatore dell'Alta Valle di Susa è stato condannato, nella giornata di mercoledì 10 luglio, a due anni di carcere dal tribunale di Torino, dopo un processo in cui è stato accusato di peculato. Secondo i magistrati - che hanno accolto le richieste del pm, Giovanni Caspani - l’uomo non aveva versato al Comune di pertinenza la tassa di soggiorno.

Diecimila euro non versati tra il 2012 e il 2015

La somma contestata - per un periodo compreso fra il 2012 e il 2015 - è di circa 10mila euro. Si tratta di uno dei numerosi fascicoli aperti a Palazzo di Giustizia dopo una serie di controlli della Guardia di Finanza sulle strutture ricettive della provincia. Nel mirino c'è il mancato versamento, o un ritardo, ai Comuni della tassa di soggiorno. La linea degli inquirenti aveva già trovato conferma in Cassazione, dove il primo dei procedimenti era terminato con una condanna definitiva a 24 mesi di reclusione.

Sorella albergatore, tassa non pagata per timore di "perdere il cliente"

Quanto al processo terminato oggi, la sorella dell'albergatore, in aula, ha affermato che si scelse di non chiedere il pagamento della tassa di soggiorno per il timore di "perdere il cliente". La somma in contestazione, comunque, in seguito fu versata al Comune.

Torino: I più letti